Formula 1 2026: rivoluzione sulle monoposto cambia telaio, aerodinamica, motore e pneumatici

Come cambiano le monoposto con il nuovo regolamento tecnico in Formula 1 dal 2026 che diventano più agili e reattive. L'obiettivo è di ridurre le emissioni inquinanti e contenere i costi della F1 ma è assicurato anche un maggiore spettacolo in pista

Le nuove monoposto di F1 che correranno nella stagione 2026 cambiano in dimensioni, sono più compatte e non solo: 20 cm in meno in lunghezza, 10 cm in meno in larghezza, e 32 kg di peso in meno rispetto a quelle attuali. Di questo alleggerimento, 1,6 kg arriveranno proprio dalla riduzione delle dimensioni dei pneumatici: 25 mm in meno all’anteriore, 30 mm al posteriore.

I pneumatici avranno una dimensione di 18″ dopo che la scelta di optare per quelle da 16″ è stata scartata. Il conto alla rovescia è iniziato anche per Pirelli. Con l’arrivo del nuovo regolamento tecnico nel 2026, il fornitore unico di pneumatici per la Formula 1 si trova in una fase cruciale del proprio lavoro di sviluppo. Come confermato dal direttore sportivo Mario Isola, le specifiche costruttive dei pneumatici dovranno essere approvate entro il 1° settembre, mentre le mescole potranno essere definite con più margine, fino al 1° dicembre.

Monoposto F1 2026 cosa cambia

Il regolamento tecnico della Formula 1 per il 2026 porterà una vera e propria rivoluzione nelle monoposto, con cambiamenti radicali che mirano a rendere le gare più competitive e sostenibili. Ecco i punti salienti tra power unit ed aerodinamica:

Power Unit:

Aerodinamica:

Meno effetto suolo: la deportanza (carico aerodinamico) sarà ridotta del 30% e la resistenza del 55%. Il fondo delle vetture sarà parzialmente piatto, limitando l’effetto suolo per evitare il porpoising e rendere più facile seguire le altre vetture.

Caratteristiche tecniche

Pneumatici e sicurezza:

Monposto più agili e maggior spettacolo assicurato

Per le nuove monoposto di Formula 1, oltre al peso, è importante anche la riduzione delle dimensioni di lunghezza e passo che comporta un cambiamento nella dinamica di guida: le vetture risulteranno più agili, più reattive nei cambiamenti di traiettoria e quindi maggior spettacolo assicurato. Ecco cosa cambia per i piloti:

Le vetture risulteranno sicuramente più veloci sui rettilinei grazie alla minore resistenza aerodinamica, ma potenzialmente più lente in curva per via della minore deportanza. Questa però potrebbe essere ampiamente compensata dal passo ridotto e dalla maggiore agilità complessiva, carte vincenti che potrebbero al contrario farle risultare più veloci soprattutto nelle curve più lente. La gestione della power unit e dell’aerodinamica attiva saranno fattori determinanti per il successo.

Ruote più piccole, più leggere, più efficienti: cambiano anche i pneumatici

La sfida per Pirelli non è solo seguire l’evoluzione tecnica, ma anche contribuire attivamente a questa transizione, sviluppando una gamma che sia più leggera, coerente con il nuovo carico aerodinamico e in grado di favorire strategie dinamiche in gara.

Focus sulla C6: la nuova protagonista della gamma?

La mescola C6, introdotta nel 2025, sembra destinata a occupare un ruolo centrale nel 2026. Utilizzata in tre degli ultimi quattro Gran Premi, ha dato vita a strategie più variegate e, secondo Isola, ha funzionato particolarmente bene in qualifica, specialmente in Canada.

La C5 trasmette maggiore sicurezza ai piloti, ma la C6 è leggermente più veloce. Questo crea incertezza e rende più interessante la gestione delle qualifiche. Tuttavia, l’obiettivo per il futuro è ampliare il divario tra le due mescole, rendendo la C6 più aggressiva in termini di prestazione, ma con un livello di degrado simile. Questo per incentivare l’utilizzo di mescole diverse nelle strategie gara, e rendere le scelte dei team meno prevedibili.

Un paradosso che Pirelli vuole superare: la gomma più veloce della gamma non dovrebbe essere esclusa dalle qualifiche. Ecco perché si punta a rendere la C6 più incisiva, senza però penalizzarla in termini di durata. Altro tema centrale è l’utilizzo dei pneumatici da pioggia, oggi praticamente inutilizzati se non dietro la Safety Car. L’obiettivo di Pirelli è renderli finalmente una reale opzione da gara.

Calendario F1 2026

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