Pneumatici F1, caratteristiche mescole e colori delle gomme Pirelli
Tutto sulle gomme della Formula 1, colori e sigle delle mescole che vanno da C1 a C6. Qual è la differenza di grip che danno in pista, la loro durata e come vengono scelte. Scopriamo tutte le caratteristiche delle gomme montate sulle monoposto.

Nel mondo della Formula 1, pochi elementi influenzano il rendimento di una monoposto quanto le gomme. Dalla temperatura dell’asfalto alla gestione del degrado, dalla finestra ideale di utilizzo al tipo di strategia adottata, tutto passa dalle coperture. Per il 2025, Pirelli ha ampliato la propria gamma slick introducendo una nuova mescola, la C6, che porta a sei le opzioni disponibili per il bagnato asciutto: C1, C2, C3, C4, C5 e C6. Scopriamo nel dettaglio i pneumatici Pirelli di F1 e le caratteristiche riguardo alle varie mescole.
Pneumatici F1: caratteristiche mescole Pirelli
La sigla “C” sta per Compound, ovvero “mescola”. Il numero successivo indica la durezza relativa della gomma: C1 è la più dura, C6 (introdotta nel 2025 a Imola) la più morbida. Ogni mescola ha caratteristiche specifiche in termini di grip, durata, resistenza al graining e comportamento termico.
MESCOLA | DUREZZA | GRIP | DURATA | FINESTRA TERMICA | NOTE |
---|---|---|---|---|---|
C1 | Estremamente dura | ★★☆☆☆ | ★★★★★ | Alta (difficile da scaldare) | Usata su piste abrasive o con temperature molto alte |
C2 | Dura | ★★★☆☆ | ★★★★☆ | Alta | Più versatile della C1, buona su circuiti tecnici |
C3 | Media | ★★★★☆ | ★★★☆☆ | Media-alta | È la mescola “jolly” di Pirelli, adatta a molti tracciati |
C4 | Morbida | ★★★★☆ | ★★☆☆☆ | Media-bassa | Buon grip ma degrado elevato |
C5 | Molto morbida | ★★★★★ | ★☆☆☆☆ | Bassa (si scalda facilmente) | Ideale per circuiti cittadini o con basso stress |
C6 | Estremamente morbida | ★★★★★ | ★☆☆☆☆ | Molto bassa | Novità 2025, massima performance su piste lisce e lente |
Pneumatici F1, i colori
Durante ogni weekend di gara, Pirelli seleziona tre delle sei mescole disponibili e le assegna alle classiche etichette che i tifosi conoscono:
MESCOLA | COLORE | COMPOUND |
---|---|---|
SOFT | ROSSO | Da C4 a C6 |
MEDIUM | GIALLO | Da C2 a C5 |
HARD | BIANCO | Da C1 a C4 |
Attenzione però: queste etichette non corrispondono sempre alla stessa mescola! Per esempio, a Miami 2025 le Hard saranno C3, le Medium C4 e le Soft C5. A Imola, invece, le Hard saranno C4, le Medium C5 e le Soft C6. Stessa etichetta, mescola diversa, a seconda delle caratteristiche del circuito.

Le mescole più morbide (C5 e C6) garantiscono un’aderenza immediata e massima prestazione sul giro secco, ma hanno una durata molto limitata: tendono a degradarsi rapidamente, soprattutto se il pilota forza il ritmo o il tracciato è abrasivo. Sono molto sensibili alla temperatura: entrano in temperatura facilmente, ma se si surriscaldano vanno fuori dalla cosiddetta finestra di utilizzo ottimale, perdendo aderenza.
Le mescole più dure (C1 e C2), al contrario, resistono meglio al degrado e sono ideali per stint lunghi, ma faticano a scaldarsi — un problema nei circuiti lenti o in condizioni di basso carico aerodinamico.
Scelta della mescola, impatto sulle strategie di gara e numero di pit-stop
La scelta delle mescole da parte di Pirelli incide direttamente sul numero di soste in gara. Una selezione più morbida (come C4-C5-C6) comporta un maggior degrado e questo tende a favorire strategie a due soste, aumentando le possibilità di sorpasso, undercut e variazioni tattiche. Al contrario, una combinazione più dura (es. C1-C2-C3) consente spesso una sola sosta, ma può rendere la gara più statica.

Ecco perché Pirelli cerca di variare le mescole in base al tracciato, valutando abrasività dell’asfalto, carichi laterali, temperatura media e configurazione aerodinamica delle vetture.
Perché è stata introdotta la C6 nel 2025
L’introduzione della C6 risponde a due esigenze principali:
- Aumentare la gamma di scelta tra le mescole, rendendo più fluida la progressione tra un compound e l’altro. Nel 2024, il salto tra C5 e C4 era considerato troppo brusco.
- Permettere strategie più aggressive in circuiti lenti e con asfalto poco abrasivo (come Monaco, Las Vegas, Singapore), dove anche la C5 risultava talvolta troppo conservativa.

Secondo Mario Isola, Direttore Motorsport Pirelli: “La nuova gamma 2025 presenta mescole meglio distribuite in termini di prestazione. Ogni step ha una differenza ben definita, e tutte sono meno soggette a graining e surriscaldamento rispetto al passato. Questo ci permette di essere più flessibili e di incentivare strategie variabili”.