F1 | GP Arabia Saudita Prove Libere 3, risultati e classifica: Norris e Piastri irraggiungibili
La McLaren domina anche la terza sessione di libere a Jeddah, lasciando la concorrenza a distanza. Norris e Piastri confermano il loro stato di forma, mentre Red Bull e Ferrari inseguono.

Le Prove Libere 3 del Gran Premio d’Arabia Saudita si sono chiuse all’insegna delle McLaren, che hanno replicato quanto visto ieri, imponendo un ritmo inavvicinabile per la concorrenza. Lando Norris e Oscar Piastri hanno dettato legge, rifilando oltre sei decimi al resto del gruppo e lasciando ben poche speranze agli avversari in vista delle qualifiche.
Classifica tempi Prove Libere 3 GP Arabia Saudita Formula 1 2025
POS | PILOTA | TEAM | TEMPO |
---|---|---|---|
1 | Lando Norris | McLaren | 1:27.489 |
2 | Oscar Piastri | McLaren | +0.024 |
3 | George Russell | Mercedes | +0.627 |
4 | Max Verstappen | Red Bull | +0.845 |
5 | Charles Leclerc | Scuderia Ferrari | +0.883 |
6 | Alexander Albon | Williams | +0.900 |
7 | Carlos Sainz | Williams | +1.081 |
8 | Pierre Gasly | Alpine | +1.136 |
9 | Yuki Tsunoda | Red Bull | +1.181 |
10 | Andrea Kimi Antonelli | Mercedes | +1.190 |
11 | Isack Hadjar | Racing Bulls | +1.280 |
12 | Lewis Hamilton | Scuderia Ferrari | +1.291 |
13 | Liam Lawson | Racing Bulls | +1.372 |
14 | Fernando Alonso | Aston Martin | +1.399 |
15 | Jack Doohan | Alpine | +1.409 |
16 | Oliver Bearman | Haas | +1.500 |
17 | Nico Hulkenberg | Stake Sauber | +1.731 |
18 | Esteban Ocon | Haas | +1.847 |
19 | Gabriel Bortoleto | Stake Sauber | +1.921 |
20 | Lance Stroll | Aston Martin | +1.989 |
F1 Arabia Saudita Prove Libere 3, risultati
La sessione è iniziata con cautela, come da tradizione: in pista inizialmente solo Gabriel Bortoleto, Jack Doohan e pochi altri, impegnati a pulire l’asfalto e iniziare il lavoro di simulazione qualifica. Progressivamente si sono aggiunti anche gli altri protagonisti, tra cui le due Aston Martin e Esteban Ocon. Sul fronte Red Bull, i meccanici hanno lavorato a lungo sulla monoposto di Yuki Tsunoda per riparare i danni causati dall’incidente in FP2: il giapponese è riuscito a scendere in pista solo dopo circa trenta minuti.
Dopo una prima fase di rodaggio delle gomme, i tempi hanno iniziato ad abbassarsi sensibilmente. A prendersi la vetta inizialmente è stato Oscar Piastri, segnando un ottimo 1:29.118 su gomma soft. Poco dopo è arrivato Charles Leclerc, che è riuscito a migliorarsi e battere Max Verstappen di circa due decimi, portandosi momentaneamente in testa. Tuttavia, Piastri ha risposto immediatamente, abbassando ulteriormente il riferimento a 1:28.605.

La Ferrari ha confermato di aver sostituito l’intera power unit su entrambe le SF-25, ad eccezione della batteria e della centralina, una mossa necessaria dopo alcuni riscontri preoccupanti emersi nei giorni precedenti.
Intanto Lando Norris ha trovato il ritmo giusto, scalando la classifica e portandosi a pochi millesimi dal compagno di squadra. Con gomma nuova, Norris ha poi completato l’opera, segnando il miglior tempo assoluto e dimostrando uno stato di forma eccezionale. Anche George Russell ha tentato di inserirsi nella lotta al vertice, ma pur migliorandosi è rimasto comunque sei decimi dietro la vetta, a dimostrazione del gap che McLaren è riuscita a costruire.

In difficoltà, invece, Lewis Hamilton, che lamentava via radio la mancanza di grip: il sette volte iridato è rimasto fuori dalla top ten per tutta la sessione, chiudendo lontano anche dal compagno di squadra. Nel frattempo, si sono registrati miglioramenti anche per Oliver Bearman, salito fino alla tredicesima posizione, e per Tsunoda, che però non è riuscito ad andare oltre il nono posto.
Nelle fasi finali, Max Verstappen ha provato a rilanciarsi riuscendo a strappare il quarto tempo, comunque distante otto decimi dalla vetta, mentre Leclerc, pur tentando un ultimo giro veloce, non è riuscito a migliorarsi. Alla fine, la sessione si è chiusa con un quadro molto chiaro: McLaren davanti a tutti, poi Russell terzo, seguito da Verstappen e Leclerc.

Un’indicazione importante anche in ottica gomme: nonostante la temperatura dell’asfalto abbia toccato i 48°C, la gestione delle mescole, in particolare della soft C5, si è dimostrata meno critica del previsto, suggerendo che in gara la strategia potrebbe risultare più flessibile di quanto inizialmente ipotizzato.
Ora tutti gli occhi sono puntati sulle qualifiche, con McLaren che sogna la pole e gli avversari chiamati a un’autentica impresa per interrompere il dominio papaya.