Freni F1 a Miami: sforzo moderato secondo Brembo, solo tre staccate “High”
Analisi delle frenate più intense del circuito di Miami, mediamente impegnativo per i freni, con la curva 17 come punto più critico per decelerazione e potenza frenante. Com'è variato il peso degli impianti con i cerchi da 18"

Secondo l’analisi degli ingegneri Brembo, che collaborano direttamente con i team di Formula 1, il tracciato del Miami International Autodrome (lungo 5,412 km) si classifica come mediamente impegnativo per l’impianto frenante. Sulla scala di difficoltà Brembo, che va da 1 a 5, il circuito statunitense ha ottenuto un coefficiente di 3. Questo valore riflette una configurazione caratterizzata da otto frenate totali, di cui solo tre sono considerate ad alto carico (“High”) e distribuite in punti piuttosto distanti tra loro lungo il tracciato.
Particolarmente apprezzabile è la presenza di numerosi cambi di pendenza e curve di diversa natura — da ampi curvoni a staccate strette — che mettono a dura prova l’equilibrio dinamico delle monoposto e valorizzano le capacità di guida dei piloti. Il disegno del circuito enfatizza il bilanciamento aerodinamico e la precisione in frenata, rendendolo un banco di prova completo per telai e assetti.
Il Miami International Autodrome sorge all’interno del perimetro dell’Hard Rock Stadium, impianto multifunzionale noto per ospitare la franchigia NFL dei Miami Dolphins. Il tracciato si sviluppa su una lunghezza di 5,412 km e include 19 curve che alternano sezioni veloci a tratti più guidati, delineando un layout tecnico e complesso.

Durante un giro completo, i freni vengono utilizzati per meno di 14,5 secondi, evidenziando un livello di stress contenuto per i sistemi frenanti. Solo quattro delle otto decelerazioni richiedono uno spazio di frenata superiore ai 65 metri, confermando che l’efficienza termica e meccanica dell’impianto resta sotto controllo per la maggior parte del tempo.
Curva 17 di Miami: la staccata più impegnativa per i freni, decelerazione massima di 4,6 g
Tra le otto zone di frenata, la curva 17 rappresenta il punto di massima sollecitazione per l’impianto frenante delle monoposto di Formula 1. In questo tratto, i piloti affrontano una violenta decelerazione che li porta da 319 km/h a soli 76 km/h in appena 2,81 secondi, durante i quali percorrono 121 metri.
GIRO | Iniz. (km/h) | Fine (km/h) | Dist. (m) | Tempo (s) | Max Dec. (g) | Max peso (kg) | Pot. fren. (kW) | |||||
01 | 311 | 93 | 117 | 2,60 | 4,6 | 169 | 2.426 | |||||
07 | 242 | 132 | 85 | 1,75 | 2,8 | 75 | 884 | |||||
11 | 314 | 89 | 119 | 2,55 | 4,6 | 167 | 2.417 | |||||
12 | 149 | 111 | 44 | 1,24 | 1,6 | 45 | 283 | |||||
14 | 182 | 87 | 61 | 1,72 | 2,1 | 58 | 486 | |||||
15 | 118 | 101 | 19 | 0,64 | 1,2 | 32 | 112 | |||||
16 | 128 | 87 | 29 | 1,08 | 2,0 | 68 | 352 | |||||
17 | 319 | 76 | 121 | 2,81 | 4,6 | 169 | 2.462 |
Nel cuore del Miami International Autodrome, la curva 17 rappresenta il punto di massimo carico per il sistema frenante con velocità delle monoposto che passano da 319 km/h a 76 km/h in 2,81 secondi durante i quali percorrono 121 metri. In questa sezione, le monoposto subiscono una decelerazione estrema di 4,6 g, con i piloti che applicano una forza di 169 kg sul pedale del freno. La potenza frenante istantanea sprigionata raggiunge 2.462 kW, evidenziando l’elevato assorbimento energetico e le intense sollecitazioni a cui è sottoposto l’intero impianto.
L’intensità della frenata impone un notevole stress termico ai dischi in carbonio e rappresenta una delle sfide ingegneristiche principali del tracciato, influenzando strategie di raffreddamento e durata dei componenti.
La variabile peso degli impianti frenanti, curiosità
Il peso degli impianti frenanti in Formula 1 non ha seguito un trend costantemente decrescente, complice l’evoluzione del regolamento tecnico. Con l’introduzione dei cerchi da 18 pollici nel 2022, in sostituzione dei precedenti da 13″, è stato necessario incrementare il diametro dei dischi freno e ridimensionare anche le pinze, al fine di gestire l’inerzia aumentata e l’innalzamento di 46 kg del peso minimo regolamentare delle vetture.
In quella stagione, il sistema frenante complessivo fece registrare un incremento di massa pari a circa 3 kg. Tuttavia, già nel 2023, grazie all’ottimizzazione progettuale condotta dagli ingegneri Brembo, è stato possibile ridurre il peso di circa 350 grammi. Questo risultato è stato ottenuto attraverso un’attenta rimozione di materiale nelle aree meno sollecitate, senza compromettere l’affidabilità strutturale dell’impianto.