Circuito Zandvoort: la fortezza di Verstappen, tutto sulla pista del GP F1 di Olanda

Dalla nuovissima sopraelevata Arie Luyendykbocht, all'iconica curva Tarzan: tutto quello che c'è da sapere sul tracciato di Zandvoort, sede del GP di Olanda in F1.

Il circuito di Zandvoort, sede del Gran Premio d’Olanda, è uno dei tracciati più iconici e spettacolari del calendario di Formula 1. Situato lungo la costa olandese, immerso nelle dune che separano la città di Zandvoort dal Mare del Nord, il circuito unisce tradizione e modernità in un layout unico, veloce e imprevedibile. Dopo un’assenza lunga 35 anni, il tracciato è tornato in calendario nel 2021, riportando con sé tutto il fascino delle vecchie piste europee, rese oggi più sicure e adatte alla F1 moderna.

Circuito Zandvoort, caratterisitche del tracciato sede del GP di Olanda

Zandvoort è un circuito da “pelo sullo stomaco”, dove ogni curva va affrontata con precisione chirurgica e grande coraggio. Non è raro vedere i piloti sfiorare il limite costantemente, giocando con traiettorie millimetriche e sfruttando al massimo le sopraelevazioni naturali della pista.

Con i suoi 4,259 km di lunghezza e 14 curve, Zandvoort è uno dei tracciati più stretti del mondiale. Nonostante la breve distanza, il circuito è estremamente vario, alternando pieghe veloci a curve in appoggio, settori guidati e due passaggi sopraelevati che rendono la guida spettacolare anche per chi guarda da casa. I sorpassi sono pochi e difficili, il che rende le qualifiche fondamentali per impostare il weekend.

Layout F1 GP Olanda Circuito Zandvoort
Layout F1 GP Olanda Circuito Zandvoort

La curva più iconica è senza dubbio l’Arie Luyendykbocht, l’ultima curva sopraelevata che immette sul rettilineo principale con un banking di oltre 18 gradi: un unicum nel panorama della F1 moderna. Anche la Tarzanbocht, la prima curva dopo il traguardo, rappresenta una delle poche reali chance di sorpasso grazie alla staccata in discesa.

Il circuito olandese richiede alto carico aerodinamico, ma allo stesso tempo impone un bilanciamento molto raffinato per garantire stabilità in appoggio e trazione nei brevi tratti lenti. Le squadre devono lavorare su assetti molto precisi, anche perché uscire dalla traiettoria significa spesso finire sulla sabbia portata in pista dal vento marino.

Clima imprevedibile e gare ad alto rischio

Zandvoort è noto per il suo clima imprevedibile. Il meteo può cambiare rapidamente, passando dal sole alla pioggia in pochi minuti. Le temperature non sono mai estreme, ma il vento forte e la sabbia rendono le condizioni della pista molto variabili, soprattutto nelle prime fasi del weekend.

Dal punto di vista fisico, la pista è impegnativa per i piloti: curve ad alta velocità, frenate violente e continue forze laterali mettono alla prova la resistenza muscolare e la lucidità mentale, soprattutto nei giri finali. Anche i freni e le gomme vengono messi a dura prova, in particolare nel secondo settore, dove si concentra la parte più tecnica e tortuosa del tracciato.

La pista olandese non perdona. I margini per strategie alternative sono limitati, anche se il degrado dei pneumatici può essere più elevato di quanto ci si aspetti a causa del carico laterale. L’undercut è spesso potente, ma difficile da sfruttare in caso di traffico, a causa della difficoltà nel superare. Le zone DRS, due in totale, sono posizionate sul rettilineo principale e tra le curve 10 e 11, ma spesso non bastano per facilitare il sorpasso.

Chi riesce a portare in temperatura le gomme più rapidamente e a mantenere un passo costante ha un vantaggio enorme, soprattutto nei primi giri e dopo le soste ai box.

Dati tecnici – Circuito di Zandvoort (GP d’Olanda F1)

CARATTERISTICADESCRIZIONE
Lunghezza del tracciato4,259 km
Giri di gara72
Distanza di gara306,648 km
Numero di curve14 (10 a destra, 4 a sinistra)
Zone DRS2 (rettilineo principale e tra curva 10 e 11)
Curva iconicaArie Luyendykbocht (Curva 14, sopraelevata)
Tempo medio pit stopCirca 21 secondi
Prima edizione F11952 (vittoria di Alberto Ascari)
Ultimo vincitore (2024)Lando Norris (McLaren-Mercedes)
Pole position 2024Lando Norris – 1:10.542
Record sul giro1:11.097 – Lewis Hamilton (2021, Mercedes)
Condizioni meteo tipicheVento forte, sabbia in pista, clima variabile
Dati tecnici Circuito di Zandvoort

Ordine d’arrivo, chi ha vinto le ultime quattro edizioni del GP di Olanda

STAGIONEORDINE D’ARRIVO
20241 – Lando Norris (McLaren)
2 – Max Verstappen (Red Bull)
3 – Charles Leclerc (Ferrari)
20231 – Max Verstappen (Red Bull)
2 – Fernando Alonso (Aston Martin)
3 – Pierre Gasly (Alpine)
20221 – Max Verstappen (Red Bull)
2 – George Russell (Mercedes)
3 – Charles Leclerc (Ferrari)
20211 – Max Verstappen (Red Bull)
2 – Lewis Hamilton (Mercedes)
3 – Valtteri Bottas (Mercedes)
Ordine d’arrivo ultime quattro edizioni del GP di Olanda
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