F1 GP Monaco | CLASSIFICA gara Monaco 2025: risultati e ordine d’arrivo, Norris vincitore
Lando Norris, dopo un lungo digiuno di vittorie che durava dal GP di Australia a inizio stagione, ha trionfato durante il GP di Monaco, la gara più importante dell'anno. Chiudono alle sue spalle il padrone di casa Charles Leclerc, che non ha avuto lo spunto necessario per sorpassare il rivale, e Oscar Piastri, che perde importanti punti nella classifica piloti.

Lando Norris è il vincitore della gara del GP di Monaco. Il pilota britannico della McLaren ha portato a casa il primo successo della carriera sulle strade del Principato, trionfando nella gara più importante della Formula 1 e valida anche per la Triple Crown. In un finale infuocato fino all’ultima tornata, Charles Leclerc non è riuscito a sorpassare il rivale, chiudendo la gara di casa in seconda posizione. Oscar Piastri chiude il podio della corsa. Di seguito la classifica completa e i risultati.
Podio F1 gara GP Monaco 2025
1) Lando Norris (McLaren) → 78 giri
2) Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a +3.131
3) Oscar Piastri (McLaren) a +3.658
CLASSIFICA GARA ORDINE DI ARRIVO F1 GP Monaco 2025
POS | PILOTA | TEAM | TEMPO | PUNTI |
---|---|---|---|---|
1 | Lando Norris | McLaren | LEADER | 25 |
2 | Charles Leclerc | Scuderia Ferrari | +3.131 | 18 |
3 | Oscar Piastri | McLaren | +3.658 | 15 |
4 | Max Verstappen | Red Bull | +20.572 | 12 |
5 | Lewis Hamilton | Scuderia Ferrari | +51.387 | 10 |
6 | Isack Hadjar | Racing Bulls | +1 GIRO | 8 |
7 | Esteban Ocon | Haas | +1 GIRO | 6 |
8 | Liam Lawson | Racing Bulls | +1 GIRO | 4 |
9 | Alexander Albon | Williams | +2 GIRI | 2 |
10 | Carlos Sainz | Williams | +2 GIRI | 1 |
11 | George Russell | Mercedes | +2 GIRI | 0 |
12 | Oliver Bearman | Haas | +2 GIRI | 0 |
13 | Franco Colapinto | Alpine | +2 GIRI | 0 |
14 | Gabriel Bortoleto | Stake Sauber | +2 GIRI | 0 |
15 | Lance Stroll | Aston Martin | +2 GIRI | 0 |
16 | Nico Hulkenberg | Stake Sauber | +2 GIRI | 0 |
17 | Yuki Tsunoda | Red Bull | +2 GIRI | 0 |
18 | Andrea Kimi Antonelli | Mercedes | +3 GIRI | 0 |
19 | Fernando Alonso | Aston Martin | DNF | 0 |
20 | Pierre Gasly | Alpine | DNF | 0 |
F1 GP Monaco 2025, classifica e risultati della gara vinta da Lando Norris, analisi e considerazioni post gara
La gara è iniziata con una partenza pulita in testa al gruppo: Norris è scattato bene dalla pole, ma Leclerc lo ha affiancato all’ingresso di Sainte Dévote. L’inglese ha bloccato in frenata, ma è riuscito a mantenere la prima posizione. Meno incisivo lo scatto di Piastri, che ha comunque conservato la terza piazza.
Al quarto giro la corsa è ripartita dopo un breve periodo in regime di bandiera verde. Poco dopo, un incidente ha coinvolto Gabriel Bortoleto, finito contro le barriere al Portier. Il brasiliano è riuscito a ripartire, ma la direzione gara ha attivato la Virtual Safety Car. La Red Bull ha colto l’occasione per fermare Tsunoda, passando da Soft a Hard, seguita subito dopo anche da Gasly, Bearman e Bortoleto stesso.
La gara è tornata in regime di bandiera verde all’ottavo giro, ma poco dopo è avvenuto un altro episodio chiave: Gasly ha tamponato Tsunoda all’uscita del tunnel, lamentando la totale assenza di freni. Il francese ha distrutto l’anteriore sinistra, causando una nuova bandiera gialla e lasciando alcuni detriti in pista. Durante il regime di Safety Car, i team hanno calcolato che il tempo perso ai box sarebbe stato di 14 secondi anziché 20: una finestra preziosa. La Racing Bulls ha così deciso di sfruttare la situazione con strategia: Lawson ha rallentato per creare un gap e permettere ad Hadjar di fermarsi gratuitamente, montando le Soft e rientrando in ottava posizione, davanti proprio al trenino di Lawson.
Leclerc ha chiesto aggiornamenti via radio, e il team gli ha risposto di passare al “Piano B”, mantenendo il passo di Norris. Alonso ha approfittato di una finestra favorevole al 17° giro per montare le Hard e rientrare subito dietro Hadjar, mentre Hamilton si è coperto dal possibile undercut proprio dello spagnolo fermandosi un giro dopo. Al 20° giro è toccato a Norris, che ha montato gomme Hard e ha lasciato la testa della corsa a Leclerc. McLaren ha segnalato un leggero degrado all’anteriore sinistra, ma il dato era in linea con quello dei rivali. Piastri si è poi fermato un giro dopo, cercando l’overcut proprio sul compagno di squadra monegasco.
Dopo il pit stop di Piastri al 21° giro, Leclerc ha deciso di coprirsi dall’undercut del pilota McLaren e ha effettuato la sua sosta nel giro successivo, rientrando in pista mantenendo la posizione. Nello stesso momento, Hadjar ha completato la seconda sosta, tornando in pista ancora in ottava posizione, grazie al lavoro di squadra orchestrato da Lawson, che ha continuato a sacrificare la propria gara per favorirlo.

Verstappen, partito su gomma Hard, ha mantenuto la testa della corsa, davanti ai piloti che avevano già effettuato la loro sosta. Tuttavia, il ritmo dell’olandese ha iniziato a calare: al 27° giro ha comunicato via radio che le sue gomme non si trovavano in buone condizioni. Due giri dopo, Red Bull ha deciso di richiamarlo ai box: è rientrato in pista con gomme Medie nuove, in quarta posizione. In questa fase, Sainz ha avuto un ruolo chiave nella strategia della Williams: ha bloccato volontariamente i piloti dietro di sé, consentendo ad Albon di accumulare il gap necessario per un eventuale pit stop gratuito. La stessa tattica è stata applicata anche dalla Racing Bulls, che ha chiesto a Lawson di fare da tappo per favorire la rimonta di Hadjar.
Le lamentele, nel frattempo, non sono mancate. Verstappen si è sfogato via radio per la lentezza delle cambiate, definendole “da Gran Premio di Monaco 1972”, mentre Piastri ha chiesto chiarimenti sul piano strategico: il team gli ha risposto di creare un gap su Hamilton e poi accodarsi a Leclerc, in previsione di una possibile Safety Car. La situazione si è fatta tesa anche per i doppiati: i piloti di testa hanno protestato per l’assenza di bandiere blu nei confronti delle vetture più lente, che intasavano il trenino guidato da Sainz.
Poi, al 38° giro, è arrivato un colpo di scena: Fernando Alonso si è ritirato per un problema meccanico. Ha parcheggiato la sua Aston Martin in una zona sicura, dunque non è stato necessario neutralizzare la gara con una VSC. Poco prima, la Williams aveva chiesto a Sainz di girare su un ritmo di 1’19”0, proprio per continuare a trattenere il gruppo alle sue spalle e favorire l’undercut di Albon. Intanto, le due Mercedes di Russell e Antonelli, partite con gomma Hard, hanno proseguito la loro gara in 12ª e 13ª posizione, ancora senza effettuare il cambio gomme.

Dopo la richiesta della McLaren, Norris ha aumentato il passo al 39° giro. Poco dopo, il gruppo di testa si è avvicinato a Ocon per doppiarlo, e in seguito anche ad Hadjar, liberandosi finalmente degli ultimi ostacoli. Nel frattempo, Lawson e Albon hanno completato la loro seconda sosta, riuscendo a rientrare in pista davanti al trenino guidato da Sainz. La Williams ha quindi provato a replicare la tattica precedente, chiedendo ad Albon di cedere la posizione a Sainz per continuare con l’escamotage tattico.
Al 44° giro, è emerso che i primi cinque piloti in classifica avevano effettuato un solo pit stop, mentre Sainz, Russell e Antonelli dovevano ancora fermarsi. I tempi sul giro si sono abbassati: i piloti di testa hanno iniziato a girare in 1’14 basso, mentre Verstappen ha perso ritmo, girando in 1’14 alto.
A quel punto, McLaren ha richiamato Piastri ai box al 49° giro: l’australiano ha montato le Hard ed è rientrato in pista davanti a Hamilton. Subito dopo, Leclerc ha risposto con una sosta per coprirsi, rientrando in pista con le Hard ancora davanti al rivale. Norris è stato invitato a spingere al 100%, e un giro dopo, ha effettuato il suo secondo pit stop, tornando in pista con le Hard e con tre secondi di vantaggio su Leclerc. A quel punto, Red Bull ha fintato una sosta, ma Verstappen è rimasto fuori: era l’unico tra i piloti di vertice a dover ancora completare la seconda sosta. La sua unica speranza era una Safety Car, e ha cercato di prolungare il proprio stint quanto più possibile.

Nel frattempo, la gara ha preso una piega amara per George Russell: ha sorpassato Albon tagliando la Nouvelle Chicane, nel tentativo di guadagnare terreno e compensare una probabile penalità. La direzione gara non ha gradito e gli ha inflitto un Drive Through. Deluso e in lacrime, Russell ha commentato solo: “Preferisco non parlare”. Anche Antonelli aveva tentato una manovra simile, ma aveva poi restituito la posizione per evitare sanzioni. Nel frattempo, Norris e Leclerc si sono riportati su Verstappen, che continuava a girare in 1’15 basso. I due hanno iniziato ad attaccarlo, approfittando del decadimento delle gomme dell’olandese e dei ritmi più lenti.
Al 59° giro, Norris e Leclerc hanno raggiunto Verstappen, che faticava a contenere il passo degli inseguitori, girando in 1’15 basso. Piastri, rimasto più staccato, ha approfittato della pista libera per segnare il giro veloce al 61° passaggio. Nel giro successivo, Leclerc si è fatto minaccioso, restando incollato a Norris, mentre Verstappen cominciava a mostrare evidenti segni di degrado gomme. La situazione è peggiorata per l’olandese al 65° giro, quando ha comunicato via radio che le gomme sul lato sinistro erano ormai finite. In parallelo, Russell ha effettuato il suo primo e unico pit stop, montando gomme Medie e rientrando all’undicesimo posto.
La lotta in testa si è intensificata: Leclerc ha commentato che Norris era lento, mentre dalla McLaren hanno chiesto a Lando di farsi aiutare da Piastri per mettere pressione al ferrarista. L’australiano, in effetti, si è portato a 1”7 da Leclerc, rientrando presto nella zona DRS. Intanto, la Williams ha chiesto a Sainz di restituire la posizione ad Albon, con la strategia completata. Poco più tardi, Verstappen ha iniziato a girare in 1’16 alto, mentre Leclerc ha tentato in ogni modo di trovare uno spiraglio su Norris. Anche Piastri è riuscito a entrare nella zona DRS di Charles, alimentando la pressione sul duo di testa.
A cinque giri dalla fine, Antonelli ha effettuato la sua sosta, rientrando in ultima posizione. Leclerc ha riferito via radio che Norris stava commettendo diversi errori, ma non è riuscito ad approfittarne. I meccanici Red Bull si sono preparati per un’eventuale sosta di Verstappen, che però aveva un margine sufficiente per rientrare comunque in quarta posizione. Alla fine, nessuno ha potuto fermare Lando Norris, che ha conquistato la vittoria al GP di Monaco, resistendo alla pressione di Leclerc fino all’ultimo giro. Charles Leclerc ha chiuso al secondo posto, davanti a Oscar Piastri, terzo e autore di una prestazione concreta e intelligente. Una gara tirata fino alla bandiera a scacchi, decisa da strategie sottili, gestione delle gomme e sangue freddo.