Freni F1 al Red Bull Ring: sforzo moderato secondo Brembo, solo tre staccate “High”
Freni F1 al Red Bull Ring: quali sono le frenate più impegnative sull'ex Zeltweg? Curva 1, 3 e 4 saranno le staccate che solleciteranno di più i freni Brembo durante il Gran Premio.

Archiviato lo spettacolare Gran Premio del Canada, la Formula 1 torna in Europa per affrontare la prima di sette tappe estive. Il teatro dell’azione è il Red Bull Ring, in Austria, un tracciato breve ma impegnativo, dove passato e presente si fondono in un mix che ha fatto la storia del Circus. Vediamo come andranno a funzionare i freni Brembo delle monoposto di F1 in Austria.
Freni F1, il Red Bull Ring visto dai tecnici Brembo
Secondo gli ingegneri Brembo, che collaborano a stretto contatto con tutti i team di Formula 1, il Red Bull Ring è un circuito a medio carico per gli impianti frenanti. Lungo 4.318 metri, presenta sei zone di frenata per giro, con un carico complessivo sul pedale che sfiora i 650 kg. In termini di difficoltà, il tracciato riceve un indice pari a 3 su una scala da 1 a 5.

I punti più critici per i freni sono i primi tre, classificati come “Hard”. Nel complesso, i piloti utilizzano i freni per circa 8,6 secondi a giro, pari al 13% del tempo totale di gara.
Curva 3: la vera sfida per i freni di F1 al Red Bull Ring
Il punto più impegnativo per l’impianto frenante è la Curva 3. Qui le monoposto passano da 306 km/h a 78 km/h in soli 112 metri e 2,58 secondi. La decelerazione raggiunge un picco di 4,6 g, mentre il pilota deve esercitare una pressione di 142 kg sul pedale. La potenza frenante tocca i 2.355 kW.
CURVA | Iniz. (km/h) | Fine (km/h) | Dist. (m) | Tempo (s) | Max Dec. (g) | Max peso (kg) | Pot. fren. (kW) | |||||
01 | 302 | 132 | 93 | 1.67 | 4.6 | 141 | 2.356 | |||||
03 | 306 | 78 | 112 | 2.58 | 4.6 | 142 | 2.355 | |||||
04 | 319 | 112 | 115 | 2.28 | 4.4 | 141 | 2.388 | |||||
06 | 273 | 219 | 52 | 0.76 | 3.0 | 70 | 1.144 | |||||
08 | 305 | 279 | 31 | 0.38 | 2.8 | 55 | 1.006 | |||||
09 | 267 | 199 | 59 | 0.94 | 3.4 | 97 | 1.444 |
Freni F1: l’evoluzione dalla ghisa alla fibra di carbonio
Negli anni ’70, proprio Niki Lauda fu tra i primi a usare i dischi in ghisa prodotti da Brembo in Formula 1, insieme al compagno Clay Regazzoni in Ferrari. L’austriaco sapeva interpretare alla perfezione il potenziale dell’impianto: aggressivo in rimonta, gestore perfetto quando era al comando. In tutta la sua carriera, Lauda si è ritirato per problemi ai freni solo cinque volte – e mai al volante della Rossa.
Oggi i dischi sono realizzati in fibra di carbonio: all’anteriore hanno un diametro di 328 mm, al posteriore 280 mm, entrambi spessi 32 mm. I dischi anteriori Brembo sono forati con 1.000-1.100 fori di ventilazione, mentre quelli posteriori arrivano fino a 900 nella configurazione più estrema. Il sistema di fissaggio prevede lavorazioni interne sofisticate, come la tecnica dello spline, che assicura massima efficienza e affidabilità.
Una sfida che non delude mai
Il Red Bull Ring è una tappa che, per storia e caratteristiche tecniche, non lascia mai spazio alla monotonia. Breve, tecnico e carico di insidie, è il palcoscenico perfetto per la prossima battaglia in pista. E con le alte temperature estive e l’equilibrio che regna nel campionato, anche i freni – oggi più che mai – saranno chiamati a fare la differenza.