Test F1 Bahrain 2025: Ferrari, McLaren, Mercedes e Red Bull a confronto
Cosa hanno detto i test di F1 2025 svolti in Bahrain sul circuito del Sakhir? Analizziamo i top team McLaren, Ferrari, Red Bull e Mercedes che saranno protagonisti in questa stagione.

I test di F1 2025 svolti in Bahrain sono difficili da decifrare e con le innovative monoposto tutto rappresenta una sfida, specialmente se si considerano le diverse classifiche emerse. Se da un lato la sessione pomeridiana del terzo giorno ha visto George Russell primeggiare con un tempo di 1:29.5, e Max Verstappen e Alexander Albon completare la classifica, l’analisi complessiva dei tre giorni rivela risultati sorprendenti: Carlos Sainz guida la classifica assoluta con 1:29.348, seguito da Lewis Hamilton e Charles Leclerc. Ma cosa c’è dietro questi numeri?
Test F1 Bahrain 2025, Ferrari: il motore convince, ma Hamilton deve adattarsi
Uno degli aspetti più interessanti emersi nei test è stato il giudizio positivo di Lewis Hamilton sulla Ferrari SF-25. Il sette volte campione del mondo ha elogiato la fruibilità della potenza della monoposto, sia per la parte termica che per quella elettrica. La Ferrari ha mostrato ottimi tempi sul giro, confermando un’eccellente combinazione tra motore e aerodinamica.

Tuttavia, per Hamilton l’adattamento alla nuova configurazione meccanica rappresenta una sfida. La SF-25 utilizza pull-rod sia all’anteriore che al posteriore, una configurazione opposta rispetto alle Mercedes a effetto suolo con cui ha corso negli ultimi anni, che adottavano push-rod su entrambi gli assi. Questo comporta un bilanciamento del carico aerodinamico completamente differente e una nuova gestione delle sospensioni, con regolazioni diverse da quelle a cui il britannico è abituato.

Nei prossimi dieci giorni, Hamilton lavorerà intensamente al simulatore di Maranello per comprendere meglio la monoposto e perfezionare l’assetto gara, concentrandosi sulla gestione delle gomme con serbatoio pieno per ottimizzare il deterioramento delle coperture.
Test F1 Bahrain 2025, McLaren: competitiva e bilanciata sul passo gara
La McLaren MCL39 ha impressionato per la sua consistenza sul passo gara. La monoposto ha mostrato un ottimo controllo del deterioramento delle gomme, soprattutto sul retrotreno, elemento cruciale in ottica gara.

Dal punto di vista tecnico, uno degli aspetti più innovativi è il radiatore in posizione sdraiata, una configurazione molto estrema che si differenzia da quella della Red Bull. Se la scuderia di Milton Keynes utilizza due elementi separati, McLaren ha optato per una soluzione a sandwich, permettendo di abbassare il baricentro della monoposto e migliorare la penetrazione aerodinamica. Questo potrebbe rivelarsi un vantaggio significativo in termini di efficienza aerodinamica e velocità di punta.
Mercedes: rivoluzione nella sospensione anteriore
La Mercedes W16 ha mostrato un buon potenziale, con George Russell in testa nella classifica del terzo giorno e Kimi Antonelli competitivo sul giro secco nella sessione mattutina. Il team di Brackley ha lavorato intensamente su un’area chiave della monoposto: la sospensione anteriore, completamente ridisegnata rispetto alla stagione precedente.

Una delle principali novità riguarda il terzo elemento superiore, che ora presenta una nuova configurazione per gestire meglio le altezze da terra. Inoltre, le barre anti-rollio sono state modificate: ora hanno un’inclinazione maggiore e sono collegate a una bielletta più grande e spessa, garantendo una migliore connessione e stabilità.

Questa nuova sospensione si basa ancora sul sistema push-rod, ma con una configurazione aggiornata rispetto alla versione dello scorso anno. Resta da vedere se queste modifiche permetteranno a Mercedes di colmare il gap con i rivali nel corso della stagione.
Red Bull: continuità e nuove sfide sospensive
Il team di Red Bull ha mantenuto un’identità tecnica fortemente ancorata alla tradizione, pur lasciando aperte alcune domande sul futuro della monoposto. Pur non avendo avuto l’opportunità di analizzare nel dettaglio il fondo macchina della nuova RB21, le dichiarazioni del management suggeriscono un trend comune: i principali team stanno convergendo verso soluzioni progettuali simili, tanto che persino Ferrari ha rivisto il proprio pacchetto sospensivo per allinearsi agli standard del settore.

Sul circuito del Sakhir, la RB21 ha evocato atmosfere tipiche della fine del 2024, manifestando una rigidità sospensiva notevole ed evidenziando diverse incertezze nelle impostazioni ottimali. In sede di test sono state provate anche soluzioni alternative per il fondo macchina; tuttavia, il team ha scelto di mantenere la configurazione consolidata, adottando un approccio prudente all’innovazione. Max Verstappen continua a rappresentare il punto di forza della squadra, capace di trarre il massimo dalla vettura, anche se i primi segnali suggeriscono un possibile inizio stagione meno promettente rispetto al passato. Resta da capire se questi aggiustamenti siano soltanto manovre pre-tattiche o se le condizioni di Melbourne sapranno dare nuova linfa al progetto tecnico.
Il GP di Australia aiuterà a tirare le prime somme
I test in Bahrain hanno offerto uno spaccato prezioso sulle evoluzioni tecniche e strategiche dei principali team. Mentre la Ferrari punta sulla potenza del motore e un nuovo assetto, la McLaren si distingue per la sua innovazione aerodinamica, e la Mercedes ha investito nel rinnovamento della sospensione anteriore. Red Bull, pur rimanendo fedele alla sua identità, si confronta con le sfide legate a una sospensione particolarmente rigida e un approccio prudente all’innovazione. La stagione si preannuncia ricca di sorprese e adattamenti, e solo le prossime gare potranno rivelare se queste scelte tecniche si tradurranno in prestazioni decisive sul circuito. Vedremo cosa accadrà a Melbourne, sede del primo appuntamento della stagione, dal 14 al 16 marzo.