Brad Pitt sulla F1 McLaren MCL60 ad Austin per le scene del film “F1” con Hamilton

Brad Pitt su una vera Formula 1: per il suo prossimo film “F1“, in cui interpreta un pilota, Brad Pitt si è sottoposto a un allenamento intensivo e ha avuto l’opportunità di mettersi al volante di una vera monoposto di Formula 1, una McLaren MCL60 del 2023, durante un test privato al Circuit of the Americas (COTA) ad Austin. Di questo film è anche co-produttore Louis Hamilton tramite la sua società di produzione Dawn Apollo Films, e ha svolto un ruolo cruciale nel garantire l’autenticità e il realismo della pellicola. E’ stato anche un allenatore personale di Brad Pitt, aiutandolo a comprendere e a simulare l’esperienza di guida di una monoposto. Brad Pitt prima di salire sulla F1 ha svolto un intenso allenamento, guidando anche vetture di Formula 3 e Formula 2, e Hamilton ha elogiato il suo entusiasmo e la sua dedizione nel voler comprendere a fondo il mestiere del pilota.

Se fossimo nel mondo del film “F1: The Movie” in uscita prossimamente nelle sale, oggi scriveremmo che Sonny Hayes, l’ex pilota tornato in pista per allenare un giovane talento, ha avuto il suo primo contatto con la McLaren e che lo si è visto sfrecciare sulla MCL60 lungo le curve del COTA, ad Austin. Ma invece no, siamo nel mondo reale ed è stato proprio Brad Pitt in persona a testare la McLaren del 2023 sul circuito americano diventando uno degli attori a guidare una monoposto di F1.

Brad Pitt sulla F1 al COTA con la McLaren MCL60

Non era una scena girata in studio, né una replica da museo: Brad Pitt ha davvero guidato una McLaren di Formula 1 del 2023 sul tracciato di Austin, in Texas. Un test effettuato lontano dai riflettori, ma confermato da fonti vicine alla produzione del film sulla F1 realizzato da Apple con la collaborazione diretta di Formula 1 e Liberty Media.

Finora, nelle riprese avvenute durante i veri weekend di gara, Pitt era stato al volante della cosiddetta APXGP, una vettura costruita su un telaio di Formula 2 e modificata per sembrare una F1. Ma adesso l’attore è salito a bordo di una vera monoposto da oltre 1.000 cavalli, spinta da un motore Mercedes e capace di superare 350 km/h. Il tutto per rendere il film il più autentico possibile, con sequenze girate davvero in pista.

Il progetto cinematografico lo vede protagonista nei panni di Sonny Hayes, un ex pilota veterano di F1 che torna in pista per aiutare un giovane talento. Un ruolo che Brad ha preso molto sul serio, al punto da allenarsi in pista per mesi e arrivare a guidare una vera F1. A 60 anni, senza controfigure. Non solo finzione, ma azione vera.

Star sulle F1: da Tom Cruise a Valentino Rossi

La passione per la Formula 1 non è una novità nel mondo dello spettacolo. Brad Pitt è solo l’ultimo di una lunga lista di personaggi famosi che hanno provato il brivido di guidare una vera monoposto. Tra i più noti c’è sicuramente Tom Cruise, che nel 2011 salì su una Red Bull RB7 a Willow Springs. Ad accompagnarlo fu David Coulthard, che restò stupito dalla rapidità con cui l’attore imparò a gestire la vettura. “Tom ha davvero talento”, dichiarò lo scozzese dopo il test. E in effetti Cruise, grande appassionato di motori, non si limitò a una prova simbolica: arrivò a tempi interessanti, spingendo al limite.

Anche Patrick Dempsey, il dottor Shepherd di Grey’s Anatomy, ha un legame profondo con il motorsport. Sebbene non abbia mai guidato una F1 moderna, ha partecipato più volte alla 24 Ore di Le Mans, gareggiando nel WEC e diventando anche proprietario di un proprio team.

E poi c’è Valentino Rossi, il più grande pilota della MotoGP. Nel 2006, durante una giornata di test a Fiorano, provò la leggendaria Ferrari F2004. I tempi sul giro furono così convincenti da far nascere l’ipotesi di un suo passaggio in Formula 1. Negli ultimi anni, anche alcuni creator e influencer sono saliti su monoposto storiche o vetture dimostrative, contribuendo a rendere la F1 sempre più parte della cultura pop.

Quello che differenzia Brad Pitt, però, è la portata dell’operazione: non solo una prova di qualche giro, ma un vero coinvolgimento tecnico e narrativo, per restituire al pubblico l’adrenalina e la complessità della Formula 1.