Mini-DRS: nel mirino della FIA finiscono Ferrari e McLaren in Australia
Sospetto uso del Mini-DRS da parte della Scuderia Ferrari che, assieme a McLaren, sarà sottoposta a ulteriori indagini da parte della FIA.

Torna a galla il caso del Mini-DRS – lo stesso sistema che ha permesso a Oscar Piastri di vincere il GP di Azerbaijan a Baku la passata stagione – e Ferrari e McLaren sono nell’occhio del ciclone. Secondo quanto voluto da Red Bull che ha aperto il caso durante i test pre-stagionali di F1, la FIA monitorerà i due team nel primo round del campionato che si svolgerà in Australia (14-16 marzo).
Ferrari sotto investigazione della FIA?
Mentre la FIA sta cercando di risolvere queste questioni regolamentari, la Ferrari si trova sotto il radar della Red Bull. La scuderia anglo-austriaca ha accusato Ferrari di aver sviluppato soluzioni aerodinamiche che sfruttano la flessibilità dell’ala posteriore (mini-DRS) per ottenere un vantaggio sui rettilinei. Secondo la Red Bull, l’ala posteriore della Ferrari sarebbe in grado di abbassarsi automaticamente durante le fasi di accelerazione, riducendo così la resistenza aerodinamica e aumentando la velocità. Quando l’auto rallenta, l’ala tornerebbe alla sua posizione originale, risultando conforme ai test statici della FIA.

Questa teoria è stata sollevata durante il test pre-stagionale in Bahrain, quando la Red Bull ha deciso di presentare un reclamo formale alla FIA, chiedendo un chiarimento. Nonostante le perplessità sollevate, gli steward non hanno trovato irregolarità durante il test, e Ferrari si è dichiarata tranquilla riguardo alle accuse.
Mini-DRS Ferrari, verifiche tecniche in arrivo dal GP di Australia
Secondo quanto riportato da AutoRacer, la FIA ha chiesto ai team di predisporre spazi specifici sulle monoposto per l’installazione di telecamere dedicate al monitoraggio dell’ala posteriore. A partire dal GP d’Australia, questi dispositivi registreranno eventuali flessioni del flap alle alte velocità, per verificare il rispetto delle nuove normative sulla distanza minima e massima tra flap e profilo principale lungo tutta la sua estensione.

Il regolamento tecnico del 2025 ha infatti ristretto i margini di tolleranza, riducendo l’intervallo consentito tra flap e profilo principale a un range compreso tra 9,4 e 13 mm. Si tratta di un’ulteriore limitazione rispetto al 2024, con una riduzione rispettivamente di 0,6 e 2 mm. Inoltre, sono state introdotte nuove disposizioni sul meccanismo del DRS, sui tempi di attivazione e sulla distanza massima di 85 mm a flap aperto, con l’obiettivo di eliminare il cosiddetto “mini-DRS” generato dalla flessibilità del flap.

Nonostante questi interventi, il problema potrebbe non essere del tutto risolto. Durante i test in Bahrain, Pierre Waché, direttore tecnico della Red Bull, ha dichiarato: “Il mini-DRS è ancora presente, credo che Ferrari e McLaren lo stiano ancora sfruttando”. Il monitoraggio inizierà ufficialmente a Melbourne, un tracciato che presenta un punto di velocità massima superiore ai 300 km/h. Tuttavia, i dati più significativi potrebbero emergere nei successivi GP di Cina, Giappone e Arabia Saudita, caratterizzati da rettilinei più lunghi e velocità di punta sostenute per un periodo maggiore rispetto all’Albert Park.