C’era il sole, c’era la samba, e c’era il caos: tre elementi fondamentali per qualsiasi Gran Premio del Brasile degno di questo nome. Interlagos non delude mai, è quel circuito in cui il meteo cambia più velocemente dell’umore di un ingegnere Ferrari e dove anche una vittoria tranquilla può trasformarsi in una telenovela. E, adesso, diamo i numeri con le nostre pagelle: promossi e bocciati, questa volta sarà una vera delizia!
| PILOTA / SCUDERIA | VOTO |
|---|---|
| Lando Norris | 10 |
| Kimi Antonelli | 10 |
| Max Verstappen | 8 |
| Oliver Bearman | 7,5 |
| Liam Lawson | 7 |
| Charles Leclerc | 5 |
| Oscar Piastri | 3 |
| Lewis Hamilton | 2 |
Lando Norris – 10 (Il ballo della vittoria)
Finalmente! Dopo un anno di “quasi”, “se” e “ma”, Lando Norris si è ricordato che può battere Oscar Piastri anzi, lo sta massacrando! Altro che il James Hunt 2.0, qui stiamo vivendo una vera e propria rinascita di un pilota che tutti davano per bollito.
Andrea Kimi Antonelli – 10 (L’argento che luccica)
Il ragazzino di Bologna ha guidato come se avesse trent’anni di esperienza e un mutuo da pagare. Ha resistito a Verstappen per più di 360 millesimi, cioè un’eternità a Interlagos. Seconda volta sul podio quest’anno e prima in Brasile davanti agli occhi sbigottiti dei brasiliani, e continua, soprattutto, a zittire metà paddock. Se continua così, il futuro non è luminoso: è abbagliante.
Max Verstappen – 9 (L’uomo che partì dalla pit lane)
Partire dai box e finire sul podio è roba che solo i veri alieni sanno fare. Ma stavolta Max ha dovuto sudare. La macchina non era perfetta, lui sì come sempre, ma la fisica ha ancora qualche legge valida anche per i campioni del mondo, perché in fondo non è ancora diventato come Legolas nelle pellicole de “Lo Hobbit”, capace di riscrivere le leggi della fisica. Non ha vinto, ma ha ricordato a tutti che anche quando parte ultimo, è sempre lì.
Oliver Bearman – 7,5 (Il piccolo Lord)
Parte non al 100% della forma fisica, ammalato e acciaccato come mio nonno, riuscendo ad insegnare ad Oscar Piastri come si fa il sorpasso in Curva-1 che lui ha sbagliato. Roba da matti quest’altro ragazzino. E questo ci fa bene, signori miei, perché quando tutti i big si ritireranno, avremo questi ragazzi che ci faranno SO-GNA-RE!
Liam Lawson – 7 (Hold my tomahawk)
Voi mi state dicendo che dopo due gare con Red Bull anche lui era nel club dei ravioli bolliti, ma anche lui sta dando una grossa prova di sé e del suo talento. Ieri ha tenuto Oscar Piastri alle sue spalle per un sacco di giri e i risultati si sono visti.
Charles Leclerc – 5 (Urge viaggio a Lourdes)
È stato inquadrato in TV meno volte di un cartello pubblicitario ed ha la fortuna di un gatto nero: due fanno un incidente e chi si ritira è questo povero sfortunato. Roba che non capita neanche nelle lobby pubbliche dei sim-racing game. Eppure, la caduta di stile Carletto l’ha fatta dando la colpa ad Antonelli per l’incidente subito quando era plateale che il problema di fondo l’avesse creato Piastri. Ma vabbé, prenotiamo un viaggio a Lourdes urgentemente.
Oscar Piastri – 3 (Manuale su come perdere un mondiale)
A muro nella Sprint Race, erroraccio da Rookie in Curva-1 in gara e dice di non aver commesso errori nel weekend. Assurdo come la mentalità dei piloti possa fare uno switch tanto imbarazzante quanto repentino. Pare proprio che Piastri abbia iniziato a leggere il famoso “Manuale su come perdere un mondiale”, lo stesso scritto da Felipe Massa. Insomma, calma ragazzo, calma!
Lewis Hamilton – 2 (Bono, mi manchi)
Più smarrito del mio cane quando gli cambio il posto delle crocchette, Lewis Hamilton su questa Ferrari non riesce più a guidare. È uno spettacolo raccapricciante da vedere, non ce la fa e si vede proprio dagli errori da principiante. L’unica cosa giusta da fare è ritirarsi per questa stagione, farsi un ritiro spirituale con Leclerc e tornare più in forma di prima.
