Il Circuito del Red Bull Ring dove si corre il GP F1 d’Austria, caratteristiche della pista
Il Red Bull Ring è uno dei tracciati più iconici della Formula 1 e, nonostante le sue ridotte dimensioni riesce a divertire molto i piloti della massima serie. Scopriamo le sue caratteristiche e la sua storia.

Se c’è un circuito che unisce paesaggi mozzafiato e divertimento, quello è il Red Bull Ring (ex A1 Ring). Incastonato tra le colline della Stiria, in Austria, il tracciato di Spielberg è una tappa irrinunciabile del calendario di Formula 1, non solo per la sua natura tecnica e spettacolare, ma anche per il suo significato simbolico: è la casa del team Red Bull, il cuore pulsante di un brand che ha rivoluzionato il motorsport moderno.
Circuito del Red Bull Ring, dove si corre il GP d’Austria
Immerso tra le colline della Stiria, il Red Bull Ring – circuito sede del GP di Austria – è uno dei tracciati più brevi e rapidi del calendario di Formula 1. Lungo appena 4,318 km e composto da 10 curve, il circuito austriaco è una miscela perfetta di saliscendi, accelerazioni violente e staccate impegnative, che mettono a dura prova le monoposto e il fiato dei piloti.
La configurazione del tracciato è ingannevolmente semplice: tre lunghi rettilinei nella prima metà, seguiti da una sequenza più guidata nella parte finale. Ma proprio per questo motivo, ogni dettaglio conta. I distacchi sono minimi, i sorpassi frequenti e l’azione in pista non manca mai.
Il Red Bull Ring è un tracciato da medio-bassa deportanza. Le vetture devono garantire grande stabilità in frenata e un’eccellente trazione in uscita curva, soprattutto nei primi tre tornanti, dove si concentrano le principali possibilità di attacco. Le curve 1, 3 e 4 rappresentano infatti i punti più caldi per i sorpassi, spesso facilitati dal DRS.
Nonostante la brevità del giro, la pista presenta diverse insidie: salite improvvise, cambi di pendenza e vie di fuga ridotte, soprattutto in caso di pioggia, rendono ogni errore potenzialmente fatale. In particolare, la frenata di curva 3 è tra le più difficili dell’intero mondiale, con le monoposto che devono rallentare bruscamente su un tratto in salita, spesso al limite dell’aderenza.

Il setup ideale per il Red Bull Ring richiede un compromesso tra bassa resistenza all’avanzamento nei rettilinei e carico aerodinamico sufficiente per affrontare la sezione centrale e finale del tracciato. La trazione meccanica gioca un ruolo chiave, mentre l’efficienza nei cambi di direzione è fondamentale per massimizzare il tempo sul giro.
Dal punto di vista strategico, il GP d’Austria tende a favorire le strategie a due soste, specialmente nelle edizioni con temperature elevate che portano a un degrado significativo degli pneumatici posteriori. Tuttavia, la variabile meteo è sempre dietro l’angolo, e la posizione in pista può diventare determinante in caso di safety car o pioggia improvvisa.
Una statua simbolo del circuito: il Toro di Spielberg
Simbolo incontrastato del Red Bull Ring è la monumentale statua del toro, situata al centro del circuito. Alta quasi 20 metri, questa imponente scultura in acciaio rappresenta il Toro che dà il nome al team Red Bull e incarna perfettamente la filosofia di forza, energia e audacia che caratterizza l’azienda austriaca.
Realizzata dall’artista Jos Pirkner, la statua emerge da un arco metallico che simboleggia lo scatto e l’energia dell’animale nel momento di massima potenza. È diventata negli anni una vera e propria icona del GP d’Austria, visibile da quasi ogni punto del tracciato e protagonista di innumerevoli immagini spettacolari. Per i piloti è un riferimento scenografico e simbolico; per i tifosi, una tappa obbligata per foto e selfie nel cuore della Stiria.
- Red Bull Ring – informazioni tecniche del circuito
- Circuito: Red Bull Ring
- Località: Spielberg, Austria
- Giri di gara: 71
- Lunghezza del tracciato: 4,318 km
- Distanza totale di gara: 306,452 km
- Record sul giro: 1:05.619 – Carlos Sainz (McLaren, 2020)
- Pole position 2024: Charles Leclerc (Ferrari) – 1:04.841
- Vincitore gara 2024: Max Verstappen (Red Bull)
- Pole position 2025: (in aggiornamento…)
- Vincitore gara 2025: (in aggiornamento…)
Caratteristica | Descrizione | Note Aggiuntive |
Circuito | Red Bull Ring | In passato conosciuto come Österreichring (1969-1995) e A1-Ring (1996-2003). È stato riaperto come Red Bull Ring nel 2011 dopo importanti lavori di ristrutturazione. |
Località | Spielberg, Austria | Immerso nel pittoresco paesaggio montano della Stiria, il circuito è famoso per i suoi cambiamenti di altitudine significativi. |
Giri di gara | 71 | |
Lunghezza del tracciato | 4,318 km | Il circuito presenta 10 curve. La lunghezza esatta può variare leggermente (alcune fonti riportano 4,326 km) a seconda del metodo di misurazione. |
Distanza totale di gara | 306,452 km | |
Record sul giro | 1:05.619 | Carlos Sainz (McLaren, 2020) – Questo è il record sul giro in gara. La pole position più veloce mai registrata (da Valtteri Bottas nel 2020) è di 1:02.939. |
Pole position 2024 | 1:04.841 | Charles Leclerc (Ferrari) |
Vincitore gara 2024 | Max Verstappen (Red Bull) | Max Verstappen detiene il record di vittorie sul circuito con 8 trionfi. |
Pole position 2025 | (in aggiornamento…) | |
Vincitore gara 2025 | (in aggiornamento…) | |
Altezza minima/massima | Dislivello di 65 metri | Il circuito presenta una pendenza massima del 12% e una discesa massima del 9.3%, rendendolo fisicamente impegnativo per i piloti. |
Zone DRS | 3 | Tre zone di attivazione del DRS per favorire i sorpassi, contribuendo a gare spettacolari. |
Curva 1 | Curva Niki Lauda | Una curva a destra in salita che offre spesso azione e opportunità di sorpasso. |
Curva 3 | Tornante | Un altro punto caldo per i sorpassi, specialmente con una zona DRS che precede la curva. |
Caratteristiche | Alte velocità e frenate brusche | Il circuito è caratterizzato da lunghi rettilinei e frenate decise, richiedendo un buon bilanciamento tra velocità e carico aerodinamico. Circa il 79% del giro viene percorso a pieno gas. |
Cambi marcia per giro | 32 | Questo dato indica la frequenza con cui i piloti cambiano marcia durante un singolo giro. |
Tempo perso in pit lane | Circa 16.1 secondi | Questo è il tempo stimato che un pilota perde entrando e uscendo dalla pit lane durante un pit stop. |
Primo Gran Premio | 1970 (come Österreichring) | Il Red Bull Ring ha ospitato il suo primo Gran Premio di Formula 1 nel 1970, con diverse interruzioni e ridenominazioni nel corso degli anni. |
Capacità | 105.000 spettatori | Il circuito può ospitare un gran numero di appassionati, godendo di un’ottima visibilità su ampie sezioni della pista grazie alla sua conformazione “ad arena”. |
GP Austria: edizioni indimenticabili della sua storia
2002 – L’ordine di scuderia più discusso della storia
Durante il GP d’Austria 2002, la Ferrari scatenò un’ondata di polemiche: Rubens Barrichello, in testa dall’inizio, fu costretto a cedere la posizione a Michael Schumacher proprio sulla linea del traguardo per favorire la corsa al titolo del tedesco. La decisione provocò fischi e critiche da parte del pubblico e della stampa, portando la FIA a rivedere il regolamento sugli ordini di scuderia.
2016 – Il duello Hamilton-Rosberg all’ultima curva
Una gara tesa tra i due piloti Mercedes culminò in un contatto ruota a ruota proprio all’ultima curva dell’ultimo giro. Rosberg, in testa, provò a resistere all’attacco di Hamilton, ma finì largo e danneggiò l’ala anteriore, lasciando via libera al compagno di squadra per la vittoria. Il tedesco chiuse quarto tra le polemiche e un paddock in fermento.
2019 – La prima vittoria (in casa Red Bull) di Verstappen… in rimonta
Dopo una partenza disastrosa, Max Verstappen mise in scena una delle rimonte più spettacolari degli ultimi anni. Giro dopo giro, sorpassò chiunque gli capitasse davanti, compreso Charles Leclerc a pochi giri dalla fine, con una manovra al limite in curva 3. Una vittoria in casa Red Bull che segnò l’inizio della sua scalata verso l’élite della F1.
2020 – L’anno delle due gare
A causa della pandemia, nel 2020 il Red Bull Ring ospitò due gare consecutive: il GP d’Austria e lo “Styrian GP”. La prima vide la vittoria di Valtteri Bottas e ben nove ritiri, mentre nella seconda Lewis Hamilton dominò sotto la pioggia con una prestazione magistrale in qualifica, rifilando più di un secondo a tutti.
2021 – L’incubo per Hamilton, il trionfo Red Bull
Il GP d’Austria 2021 fu l’emblema della forza di Max Verstappen: partito in pole, comandò la gara dall’inizio alla fine, lasciando gli avversari a oltre 17 secondi. Lewis Hamilton, invece, soffrì problemi all’auto e chiuse lontano dal podio, in un weekend che diede slancio decisivo alla corsa mondiale dell’olandese.
Il circuito Red Bull Ring on board camera
Guarda il video intero della Clio Cup al Red Bull Ring con Giovanni Mancini