Il circuito di Albert Park: cuore del GP d’Australia di F1
Scopriamo i segreti e le caratteristiche del Circuito di Albert Park, sede del GP di Australia in Formula 1 dal 1996.

Il circuito di Albert Park, sede del GP di Australia e situato nel cuore di Melbourne, è uno degli appuntamenti più affascinanti e storici della Formula 1. Pur essendo un tracciato semi-permanente, ricavato dalle strade pubbliche che circondano il lago di Albert Park, ha caratteristiche che lo rendono una sfida impegnativa per i piloti.
Caratteristiche del tracciato di Albert Park di F1
La pista si estende per 5,278 km e comprende 14 curve, combinando rettilinei veloci con curve tecniche che richiedono un perfetto bilanciamento delle vetture. Una delle peculiarità di Albert Park è il suo asfalto, inizialmente scivoloso nei primi giorni del weekend, poiché non viene utilizzato esclusivamente per le corse. Man mano che le sessioni avanzano, la gomma si deposita sulla pista, migliorando il grip.

Nonostante non sia noto per offrire grandi opportunità di sorpasso, negli ultimi anni sono state apportate modifiche significative per rendere le gare più combattute. L’eliminazione della chicane tra curva 9 e 10 ha creato un lungo tratto ad alta velocità, mentre le curve 1, 3 e 6 sono state allargate per permettere traiettorie più varie. Inoltre, Albert Park è diventato uno dei circuiti con più zone DRS nel calendario di Formula 1, arrivando a quattro dal 2023, per aumentare le possibilità di attacco.
La storia della F1 a Melbourne
Il Gran Premio d’Australia si è corso per la prima volta a Melbourne nel 1996, sostituendo Adelaide come sede della gara. Fin dall’inizio, Albert Park si è imposto come un circuito capace di regalare momenti indimenticabili e, per molti anni, ha avuto il ruolo di gara inaugurale della stagione.
L’edizione del 1996, la prima disputata su questa pista, vide Damon Hill trionfare su Williams, mentre il debutto della pista fu segnato da un spaventoso incidente che coinvolse Martin Brundle alla prima curva, costringendo i commissari ad esporre la bandiera rossa.

Uno degli incidenti più spettacolari nella storia della gara avvenne nel 2002, quando Ralf Schumacher (Williams) decollò sopra la Ferrari di Rubens Barrichello alla partenza, causando una serie di ritiri e una gara condizionata dagli eventi.
Albert Park è anche il luogo in cui è iniziata la favola della Brawn GP, nel 2009. Dopo l’acquisizione della ex Honda da parte di Ross Brawn, il team britannico dominò il GP d’Australia con una doppietta, segnando l’inizio di una stagione leggendaria che portò Jenson Button al titolo mondiale.
Le gare più caotiche e strategiche
Il GP d’Australia ha spesso riservato colpi di scena, sia dal punto di vista strategico che per eventi imprevedibili. Nel 2018, Sebastian Vettel riuscì a beffare Lewis Hamilton grazie a un pit stop perfettamente azzeccato durante una Virtual Safety Car, strappando la vittoria alla Mercedes con una strategia sorprendente.

L’edizione del 2023 è stata una delle più caotiche nella storia di Melbourne, con ben tre bandiere rosse e una ripartenza a pochi giri dal termine che ha scatenato una serie di incidenti, costringendo la direzione gara a intervenire più volte.
Un circuito tecnico e fondamentale per la stagione
Albert Park, pur non essendo tra i circuiti con più sorpassi, rimane un punto di riferimento per i team e i piloti, soprattutto quando ospita la gara inaugurale. Con il suo mix di alta velocità, sezioni tecniche e margini d’errore ridotti, continua a essere una sfida impegnativa e una delle tappe più iconiche della Formula 1.
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