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F1 nuovi talenti | Un piccolo diamante chiamato Kimi Antonelli

Il pilota bolognese è tornato ad essere protagonista in una F1 che non permette errori. Dopo i promettenti risultati di Baku e Singapore si inizia a vedere la continuità tanto attesa.

Andrea Kimi Antonelli ha brillato nella notte di Singapore grazie a una gara solida e al quinto posto ottenuto durante una gara difficile. Guai a chi lo sottovaluta perché in futuro continuerà a regalare soddisfazioni e, forse, qualche titolo mondiale.

Andrea Kimi Antonelli brilla

Marina Bay, Singapore. Una delle gare più difficili del mondiale di Formula 1, se non la più tosta. Un appuntamento che mette a dura prova il fisico e dilania la mente di un pilota. Oltre 30 i gradi in notturna per un tasso di umidità che supera il 70%. Una roba da uomini veri, da piloti con la P maiuscola. Forse old school per le difficoltà in pista, senza dimenticare che siamo su un tracciato cittadino e quei muri lì di certo non perdonano.

Sapendo di tutte queste difficoltà – che se vogliamo sono solo una piccola parte di ciò che un pilota deve tenere in mente ad ogni gara – Andrea Kimi Antonelli ha affrontato la sua diciottesima gara in Formula 1 in maniera smagliante. La sua prima volta a Singapore è stata memorabile: l’italiano non è stato protagonista della migliore partenza della sua vita; partiva quinto e per un “eccesso di entusiasmo” si è ritrovato in sesta posizione, ma alla fine partiva in mezzo ai big e a piloti che si contendono un titolo mondiale.

Poi ha premuto il tasto RESET nella sua testa che ha riavviato il tutto entrando in race mode. Da lì è stata una gara mirata alla perfezione: 62 giri puliti, danzando tra i muri singaporiani e sorpassando poi un certo Charles Leclerc al giro 53 riprendendosi la quinta posizione facendo della Ferrari SF-25 un sol boccone che nulla ha potuto nella difesa contro la W16.

Il quinto posto portato a casa durante la gara del GP di Singapore gli ha permesso di accorciare il distacco nella classifica piloti da Lewis Hamilton, davanti all’italiano di soli 37 punti. Attualmente, Antonelli mantiene saldamente la settima posizione nella classifica dedicata ai piloti, migliore debutto tra i rookie di quest’anno e tra i piloti italiani nella storia recente della F1. Le speranze di vedere un pilota italiano tornare a vincere un GP o, perché no, un mondiale in Formula 1 nascono con lui.

Gli ultimi due round di Baku e Singapore (dove ha collezionato più punti di entrambi i piloti Ferrari messi assieme) particolarmente difficili vista la natura da street circuit di queste nuove piste, hanno sì messo alla prova Kimi, ma è stato lui stesso a superarle entrambe egregiamente mettendo a tacere, si spera una volta per tutte, quelle malelingue che lo criticano da quel fuori pista avvenuto durante le FP1 del GP d’Italia 2024.

Il talento è qualcosa che il 19enne italiano ha da sempre e ne sono testimoni le sue cavalcate nelle formule propedeutiche. Certo, gli errori – specialmente in questa stagione – non sono tardati ad arrivare, ma bisogna sempre tenere a mente che questo giovane uomo guida per uno dei team più vincenti della storia della F1 e, in più, è stato colui il quale ha preso il posto di Sir Lewis Hamilton, non di un pilota a caso. La pressione che deve contrastare non è indifferente, ma Kimi ce la sta mettendo tutta per nuotare in una vasca piena di squali, e ci sta riuscendo.

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