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F1 Audi | La visione di Binotto tra fiducia, metodo e lungimiranza in Sauber

Sauber e Audi: la stagione 2025 non è nient'altro che un ponte che collega queste due realtà. Una il futuro dell'altra. Mattia Binotto ha spiegato che per vedere la casa di Ingolstadt vincente serviranno 5 anni.

Mattia Binotto ha parlato di ciò che rappresenta per lui il progetto Sauber e cosa potrà essere Audi in F1. Come responsabile del team che farà il suo debutto nella massima serie dal 2026, l’ex uomo Ferrari ha analizzato in maniera tecnica la situazione assicurando di avere molta fiducia per questa nuova avventura.

Da Sauber ad Audi, la transizione in F1 che ha al vertice Mattia Binotto

L’arrivo di Mattia Binotto alla guida dell’Audi F1 Team segna una svolta strategica per il progetto che, ufficialmente dal 2026, porterà la casa dei quattro anelli in griglia come costruttore a tutti gli effetti. Una svolta che non nasce dalla fretta, ma dalla consapevolezza del tempo e delle risorse necessarie per costruire una squadra vincente.

“Non è il mio tempo, ma il tempo che serve per vincere”, ha dichiarato Binotto, richiamando il parallelo con la lunga gestazione del ciclo vincente Ferrari targato Jean Todt. “Ci vorranno tre anni per costruire e due per consolidare”. Un approccio paziente della durata totale di cinque anni per arrivare al successo, metodico, lontano dai proclami e ancorato a un principio chiave: la stabilità è la vera premessa del successo.

Dal 2026, Audi prenderà ufficialmente il posto dell’attuale Stake F1 Team, ma il passaggio è già in atto da mesi. “Internamente ci si sente già Audi”, ammette Binotto ai microfoni di Motorsport.com Italia, e la recente celebrazione dei 600 GP della Sauber a Imola è stata più un tributo al passato che un segnale di continuità. In parallelo, prende forma l’ossatura del team del futuro: nuove assunzioni, investimenti in infrastrutture, una ristrutturazione dell’organizzazione.

“Stiamo pensando di costruire nuovi fabbricati, di investire su un nuovo simulatore e su processi più ripetibili e affidabili”, spiega il manager svizzero. È il lessico di chi sa che la performance in pista nasce prima nei corridoi e nei server del quartier generale.

L'Audi Sauber gestita da Mattia Binotto, alla guida dell’Audi F1 Team
L’Audi Sauber gestita da Mattia Binotto, alla guida dell’Audi F1 Team

Uno dei temi più dibattuti riguarda la sede storica di Hinwil, spesso vista come una zavorra logistica e attrattiva per i grandi talenti del motorsport. Binotto, da buon svizzero, rovescia il paradigma: “È un bel posto dove lavorare, con alta qualità della vita e sicurezza. Ma per attrarre persone non bastano parole, servono azioni”. Tra queste, l’ingresso di nuovi sponsor, l’arrivo di figure esperte come Tim Goss e il team manager Jonathan Wheatley e, soprattutto, il sostegno del fondo sovrano del Qatar.

Un ponte verso l’Inghilterra, la nuova Motor Valley

Proprio per favorire l’inserimento di nuovi talenti, Audi ha deciso di aprire un avamposto a Londra. “Si chiamerà Sauber Center of Technology UK. All’inizio ci lavoreranno una ventina di persone, ma potrà diventare una base di appoggio per chi deve trasferirsi a Hinwil”. Un compromesso intelligente per rendere il team più internazionale, senza snaturarne il cuore operativo.

Nel breve termine, Binotto non cerca scorciatoie. Il 2025 sarà un anno-ponte, utile per consolidare il gruppo e creare cultura tecnica: “Non conta tanto la posizione nel Costruttori, quanto trovare continuità nei risultati e lottare per i punti ogni weekend”. Un obiettivo modesto in apparenza, ma cruciale per costruire la credibilità interna.

A rendere ancora più complessa la missione di Audi sarà l’introduzione del nuovo regolamento tecnico e motoristico nel 2026. “La Formula 1 deve restare l’avanguardia della tecnologia”, sottolinea Binotto. “Le benzine saranno al 100% sostenibili, tra e-fuel e biofuel, e questo pone una sfida anche tecnologica”. Un ambito in cui Audi, forte della propria esperienza ingegneristica, intende giocare un ruolo da protagonista. E noi ci crediamo bene, visto che il prossimo regolamento è stato stilato soprattutto per consentire ad Audi di inserirsi in F1.

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