FORMULA 1

Il Circuito F1 GP Spagna a Barcellona, le caratteristiche del tracciato del Montmelò

Caratteristiche, storia ed edizioni più belle corse sul Circuito del GP di Spagna con sede al Montmelò.

Il Circuito di Barcellona al Montmelò è la sede del GP di Spagna, ma lo sarà per l’ultima volta visto che dal 2026 l’appuntamento spagnolo si correrà nella capitale, a Madrid. Di seguito tutte le caratteristiche del Circuito del GP di Spagna e qualche cenno sulle sue edizioni più belle.

Circuito di Montmelò a Barcellona, sede del GP di Spagna

Il Circuit de Barcelona-Catalunya misura 4,657 km e si trova a nord di Barcellona, nel comune di Montmeló. Si tratta di un tracciato permanente tra i più completi del calendario, che combina lunghi curvoni, rettilinei significativi e sezioni tecniche, offrendo un banco di prova ideale per le monoposto di Formula 1. Con 14 curve complessive (7 a destra e 7 a sinistra), il layout richiede un ottimo bilanciamento aerodinamico e una vettura ben settata sul piano meccanico.

Il tracciato catalano è molto apprezzato dai team per le sessioni di test, grazie alla sua versatilità e alla possibilità di raccogliere dati in ogni condizione. Le velocità medie sono piuttosto elevate, ma la gestione delle gomme e l’efficienza aerodinamica giocano un ruolo fondamentale, soprattutto nei lunghi curvoni ad alta velocità come la Curva 3 o la Curva 9.

Layout circuito Barcellona, sede del GP di Spagna
Layout circuito Barcellona, sede del GP di Spagna

Le opportunità di sorpasso non mancano, in particolare in fondo al rettilineo principale grazie all’apertura del DRS. Tuttavia, seguire da vicino un’altra vettura può essere difficile nel secondo settore, dove l’aria sporca limita l’aderenza nelle curve veloci. L’asfalto del tracciato è piuttosto abrasivo, mettendo a dura prova le gomme, soprattutto in condizioni di alte temperature.

Dopo la rimozione della chicane finale a partire dal 2023, il layout ha ritrovato maggiore fluidità nell’ultimo settore, rendendo la curva 13 (la vecchia penultima curva veloce) uno dei punti più spettacolari del giro. Fondamentale in qualifica è la gestione del primo settore, dove un buon inserimento alla prima staccata può determinare il tempo sul giro. In caso di pioggia, la pista mantiene comunque un buon livello di drenaggio, ma alcune curve – come la 5 e la 10 – possono diventare particolarmente insidiose in frenata.

Circuito di Catalogna – Scheda tecnica

Circuito: Circuit de Barcelona-Catalunya
Località: Montmeló, Spagna
Giri di gara: 66
Lunghezza del tracciato: 4,657 km
Distanza totale di gara: 307,236 km
Record sul giro: 1:18.149 – Max Verstappen (Red Bull, 2023)
Pole position 2024: 1:11.968 – Lando Norris (McLaren)
Vincitore gara 2024: Max Verstappen (Red Bull)
Pole position 2025: (in aggiornamento…)
Vincitore gara 2025: (in aggiornamento…)

GP Spagna: le edizioni più memorabili della sua storia

Dall’epico duello tra Senna e Mansell nel 1991 alla prima vittoria di Verstappen nel 2016, il GP di Spagna ha spesso fatto da sfondo a momenti cruciali nella storia recente della Formula 1. Grazie al suo profilo tecnico, rimane una tappa fondamentale per valutare lo sviluppo delle vetture nel cuore della stagione europea.

1991 – Senna vs Mansell: il duello sul rettilineo

La prima edizione del GP di Spagna disputata sul circuito di Montmeló fu subito memorabile. Sul bagnato, Nigel Mansell (Williams) e Ayrton Senna (McLaren) diedero vita a uno dei corpo a corpo più spettacolari della storia della F1. Al 12° giro, i due si affiancarono a oltre 300 km/h sul rettilineo principale, sfiorandosi le ruote in una scena da brividi. Mansell ebbe la meglio e poi vinse la gara. Quel momento è rimasto scolpito nella memoria collettiva come simbolo di coraggio e talento puro.

Circuito F1 GP Spagna, Scontro memorabile sul rettilineo del Montmelò tra Senna e Mansell
Sul Circuito F1 GP Spagna ci fù lo scontro memorabile sul rettilineo del Montmelò tra Senna e Mansell

1996 – Schumacher e la sinfonia sotto la pioggia

Al suo primo anno in Ferrari, Michael Schumacher arrivava in Spagna con una vettura ancora acerba rispetto a Williams e Benetton. Ma quel giorno, sotto un diluvio, il tedesco firmò una delle gare più iconiche della sua carriera. Dopo una partenza difficile, rimontò e costruì un vantaggio abissale, guidando come se fosse su asciutto. Vinse con 45 secondi su Alesi e 48 su Villeneuve, dando al Cavallino la prima vittoria stagionale e mostrando cosa significasse avere “il piede d’oro” sul bagnato.

Circuito di Spagna, La prima in Rosso per Michael Schumacher
La prima in Rosso per Michael Schumacher

2012 – La favola di Pastor Maldonado

Un weekend che sembrava cominciato in modo quasi casuale per Pastor Maldonado si trasformò in una favola. Dopo aver ereditato la pole post penalità a Hamilton, il venezuelano della Williams (che non vinceva da otto anni) gestì perfettamente la corsa. Nonostante la pressione costante di Fernando Alonso davanti al pubblico di casa, Maldonado tenne i nervi saldi e portò a casa l’unica vittoria della sua carriera.

Circuito F1 GP Spagna, La prima vittoria in F1 di Pastor Maldonado al GP di Spagna del 2012
La prima vittoria in F1 di Pastor Maldonado al GP di Spagna del 2012

2016 – La prima volta di Max Verstappen

Max Verstappen arrivava da Toro Rosso e si trovava improvvisamente promosso in Red Bull. La prima gara con il nuovo team fu subito un trionfo: al primo giro Hamilton e Rosberg si eliminarono, spianandogli la strada. Verstappen, appena diciottenne, gestì alla perfezione la gara e resistette agli attacchi di Raikkonen nelle fasi finali, diventando il più giovane vincitore di sempre in Formula 1. Una giornata storica, che segnò l’inizio della sua ascesa.

Circuito F1 GP Spagna
Giovane Max Verstappen vincente nel 2016

2021 – Hamilton batte Verstappen con l’intelligenza

Un duello di pura strategia tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, già allora rivali accesi per il titolo. Verstappen scattò meglio al via e condusse gran parte della gara, ma la Mercedes giocò d’anticipo con un secondo pit stop che colse di sorpresa la Red Bull. Con gomme fresche, Hamilton rimontò e superò Verstappen a pochi giri dalla fine, ribaltando il risultato grazie a una strategia perfetta. Un esempio da manuale di come si può vincere non solo con la velocità, ma anche con il cervello. Solo che poi quel mondiale si concluse in maniera differente.

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