Guida Autonoma Estrema: l’AI batte il pilota di F1 nella Corsa di Kvyat. A2RL 2025 definisce il nuovo motorsport
Il Team TUM vince la finale A2RL dopo il ritiro amaro dell'italiana Unimore, in testa fino al drammatico incidente. Intanto, il confronto Human vs AI mostra un progresso "sbalorditivo" e rivela che l'Intelligenza Artificiale è a meno di un secondo da Kvyat, un pilota di Formula 1.

L‘Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL) ha concluso la sua seconda stagione con un evento al cardiopalma presso lo Yas Marina Circuit il 15 novembre, dimostrando quanto velocemente stia evolvendo la tecnologia di guida autonoma estrema. La finale, che ha visto sei auto da corsa a guida autonoma sfidarsi in pista per la prima volta al mondo, ha incoronato il Team TUM campione, ma è stata l’intera giornata a segnare un punto di svolta.
L’impatto dinamico: Human vs AI e il progresso
Uno degli eventi più attesi è stato la dimostrazione Human Vs AI, che ha visto l’ex pilota di Formula 1 Daniil Kvyat sfidare l’auto del team campione in carica, TUM. L’obiettivo era misurare il progresso dell’AI rispetto al 2024, quando Kvyat aveva vinto con un margine convincente. Quest’anno, Kvyat ha concesso alla vettura autonoma un vantaggio di 10 secondi su 10 giri. L’esito ha lasciato tutti sbalorditi: il pilota AI ha tagliato il traguardo con un distacco di meno di un secondo sull’uomo. Il divario si è ridotto drasticamente, un balzo tecnologico «sbalorditivo», come lo ha definito Kvyat stesso, il quale ha aggiunto: «Essere in pista con un pilota AI è diverso da qualsiasi altra cosa ed è stato divertente portare una battaglia emozionante ai fan questa sera».
Il duello Kvyat vs AI non è solo un’esibizione, ma una metrica chiara del progresso:
- Misura del Gap Tecnologico: nel 2024, il margine di vittoria di Kvyat era “convincente”, suggerendo un gap di decine di secondi. La riduzione a meno di un secondo (dopo aver concesso 10 secondi di vantaggio su 10 giri) implica che, sul giro secco, l’AI è ormai estremamente vicina al limite fisico della vettura e alla precisione umana.
- Analisi della Guida: la capacità dell’AI di eguagliare i tempi di un pilota di F1 come Kvyat su un circuito tecnico come Yas Marina indica che il codice non sta solo seguendo la linea ideale, ma sta gestendo in modo ottimale il limite di aderenza e l’usura dei pneumatici, aspetti cruciali che sono stati il tallone d’Achille delle prime vetture autonome. Come ha notato Kvyat “Essere in pista con un pilota AI è diverso da qualsiasi altra cosa.”
Finale a sei auto con un finale inaspettato
Con un montepremi di 2,25 milioni di dollari in palio, sei squadre di élite si sono affrontate nella gara finale di 20 giri: TUM, Unimore, Kinetiz, PoliMOVE Autonomous Racing Team, TII Racing e Constructor University Racing Team. Dopo la Silver Race, una gara di riqualificazione vinta da TGM, la finale ha visto TUM partire dalla pole position. Il team italiano Unimore ha messo in mostra una prestazione eccezionale, eseguendo un sorpasso audace su TUM e prendendo la testa della corsa.
La realtà italiana di Unimore aveva costruito un vantaggio significativo, con una vittoria che sembrava ormai assicurata, quando il dramma si è manifestato in pista. Il team Constructor (un doppiato) si è fermato in pista a metà curva; nel tentativo di evitarlo, la vettura di Unimore lo ha urtato, subendo danni all’anteriore ed essendo costretta al ritiro. Dopo una full course yellow, la gara è ripartita. Con il loro principale rivale fuori gioco, il team TUM ha mantenuto un comando imperioso, tagliando il traguardo per vincere il campionato A2RL 2025.
- Il Sorpasso Audace: il sorpasso di Unimore su TUM non è un semplice cambio di posizione, ma la prova che l’AI italiana aveva sviluppato un algoritmo di planning e manovra più efficace e aggressivo della pur veloce TUM (partita in pole). Questo dimostra la maturità raggiunta dalle strategie di gara autonome.
- L’Errore Umano/AI del Do: la vera sfida dell’AI in pista non è il giro veloce, ma la gestione del caos e degli outlier (eventi inaspettati) causati da altre vetture. L’incidente ha evidenziato che l’attuale AI è fortissima nel prevedere comportamenti razionali, ma ancora vulnerabile di fronte a guasti o manovre totalmente anomale di altri concorrenti. TUM ha vinto non solo per velocità, ma per robustezza algoritmica in condizioni di “Full Course Yellow” e ripartenza. L’incidente tra Unimore e il doppiato (Constructor) è stato il punto nevralgico. L’AI di Unimore, pur tentando la manovra evasiva, non è riuscita a gestire completamente l’imprevisto del doppiato fermo a metà curva.
A2RL: il Campionato di auto formula Senza Pilota
L’A2RL (Abu Dhabi Autonomous Racing League) è la lega di corse autonome più importante del mondo, stabilita da ASPIRE (parte dell’Advanced Technology Research Council del governo degli Emirati Arabi Uniti). La sua caratteristica distintiva è l’utilizzo di vere auto formula senza pilota. La sua missione è chiara: accelerare lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e delle tecnologie per i veicoli autonomi in modo rapido e sicuro, utilizzando il motorsport come terreno di prova definitivo. Le auto utilizzate nella stagione 2, chiamate EAV-25, sono basate sul telaio della Super Formula giapponese, dotate di un motore turbo a quattro cilindri da 2.0 litri e 500 CV, capaci di superare 290 km/h. Rispetto all’anno precedente, le vetture hanno ricevuto numerosi aggiornamenti hardware e software, riflettendo un progresso notturno e diurno nella tecnologia.
L’A2RL non è solo motorsport; è un laboratorio ad alta velocità dove i team universitari (Unimore, TUM, PoliMOVE) stanno riscrivendo i protocolli della guida autonoma. La tecnologia sviluppata in A2RL avrà implicazioni dirette non solo per i veicoli stradali di Livello 5, ma anche per la logistica e la sicurezza attiva, rendendo l’A2RL una delle competizioni ingegneristiche più importanti del pianeta, come sottolineato dal CEO di ASPIRE.
La Piattaforma Tecnica: EAV-25, non solo un telaio
Il cuore dell’A2RL risiede nella piattaforma hardware unificata: le vetture EAV-25 sono basate sulla Super Formula (note per l’eccezionale aerodinamica e le forze G estreme).
- Potenza e Aerodinamica: l’utilizzo del telaio Super Formula – tra i più veloci al mondo, pur con “soli” 500 CV dal 2.0 litri turbo – significa che i team non stanno solo ottimizzando la guida, ma devono gestire un carico aerodinamico sensibile e velocità di punta superiori a 290 km/h.
- La Sfida Hardware/Software: il vero balzo sta negli aggiornamenti hardware e software citati. I team non modificano la meccanica dell’auto, ma i sistemi di percezione (LiDAR, telecamere, radar) e il cervello (il sistema di calcolo on-board) su cui gira l’AI. La loro capacità di migliorare le prestazioni in modo così rapido suggerisce un progresso esponenziale nel Machine Learning applicato al controllo dinamico del veicolo in condizioni estreme.
Bertogna di Unomore Racing
Marco Bertogna, Responsabile di Unimore Racing, ha espresso la sua frustrazione per il risultato finale, pur lodando la performance della sua squadra: «Ero molto, molto felice della performance che abbiamo mostrato, il sorpasso che abbiamo fatto è stato a un livello professionale. Sono incredibilmente felice per il risultato tecnologico, meno felice per il risultato finale». Stephane Timpano, CEO di ASPIRE, ha concluso che l’evento non è solo incredibile ma è «il risultato di un lavoro molto duro che è stato fatto da tutti i team» e ha sottolineato come l’A2RL sia l’unico ambiente al mondo in cui si può assistere a un test così estremo e a uno sviluppo tecnologico così rapido.

