Test pneumatici F1 2026 | All’Hungaroring lo sviluppo dei nuovi pneumatici (più stretti)
Proseguono i lavori per il futuro della Formula 1: Pirelli ha completato due giornate di test all’Hungaroring per lo sviluppo dei pneumatici 2026, coinvolgendo cinque team e altrettanti piloti in pista.

Il circuito ungherese Hungaroring ha ospitato due giornate di test condotti da Pirelli per testare le nuove specifiche delle gomme da 18 pollici, più strette rispetto a quelle attuali, montate su mule car adattate per l’occasione. L’obiettivo è stato mettere alla prova le mescole centrali della gamma futura (da C1 a C6), in particolare nelle condizioni tecniche complesse offerte da un tracciato tecnico e tortuoso come quello magiaro. Tra volti noti del weekend di gara e giovani in cerca di spazio, i test hanno fornito a Pirelli dati preziosi in vista delle prossime tappe di sviluppo, in attesa delle omologazioni previste nei prossimi mesi.
In base ai tempi fatti registrare nelle due giornate di test, è possibile fare un confronto tra i tempi delle qualifiche e quelli dei test sulle nuove gomme del 2026.
Confronto dei Tempi gomme 2025 e nuovi pneumatici 2026 (più stretti)
- Qualifiche F1 2025 all’Hungaroring:
- Miglior tempo: 1:15.372
- Pilota: Charles Leclerc (Ferrari)
- Test pneumatici 2026 all’Hungaroring (nuove gomme):
- Miglior tempo assoluto: 1:18.789
- Pilota: Paul Aron (Alpine)
- Tempo di Leclerc: 1:19.407
Considerazioni sulle nuove gomme per la Formula 1 2026
Dall’analisi dei dati, si evince una notevole differenza tra i tempi registrati nelle qualifiche della stagione 2025 e quelli ottenuti durante i test per le gomme 2026. I tempi dei test sono stati in media 4-5 secondi più lenti rispetto al miglior tempo delle qualifiche del 2025.
Questa differenza è perfettamente in linea con le aspettative, considerando che le nuove gomme sono più strette e le monoposto utilizzate per i test (le “mule car”) sono versioni modificate delle vetture precedenti. L’obiettivo dei test non era la prestazione assoluta, ma la raccolta di dati per lo sviluppo delle nuove mescole, come confermato dal Direttore di Pirelli Motorsport, Mario Isola. È quindi normale che i tempi siano più alti in queste condizioni. Il test è un passo fondamentale per preparare i pneumatici in vista dell’omologazione e dell’introduzione dei nuovi regolamenti tecnici nel 2026.
Nel dettaglio vediamo cosa è successo.
I tempi di McLaren, Alpine e Racing Bulls con le nuove gomme
È iniziata martedì mattina all’Hungaroring una nuova sessione di test dedicata allo sviluppo delle gomme Pirelli per la stagione 2026. In pista sono scese McLaren, Alpine e Racing Bulls, tutte dotate di mule car adattate alle nuove misure dei pneumatici (sempre da 18”, ma 25 mm più strette all’anteriore e 30 mm al posteriore). McLaren e Alpine hanno utilizzato monoposto 2023, mentre la Racing Bulls ha impiegato la vettura dello scorso campionato.
Le condizioni climatiche sono state piuttosto calde, con temperature dell’aria comprese tra 21 °C e 31 °C, e dell’asfalto tra 29 °C e 56 °C. La giornata è stata dedicata alla comparazione tra diversi prototipi di mescole C3, C4 e C5. In mattinata i team hanno effettuato run brevi per valutare le prestazioni assolute, mentre nel pomeriggio si sono concentrati su stint più lunghi per analizzare il comportamento delle gomme sulla distanza.
A scendere in pista sono stati tre volti noti del weekend del GP d’Ungheria: Lando Norris per McLaren, Liam Lawson per Racing Bulls e Paul Aron per Alpine. Proprio il giovane estone è stato il più veloce della giornata, fermando il cronometro sull’1’18’’789. Alle sue spalle si sono piazzati Norris (1’19’’272) e Lawson (1’19’’510). In termini di giri percorsi, Aron ha completato 159 tornate, Norris 144 e Lawson 143.
Le prove sono proseguite mercoledì, con l’ingresso in scena della Ferrari e il ritorno dell’Alpine, questa volta con i titolari Franco Colapinto e Pierre Gasly, e la SF-25 modificata affidata a Charles Leclerc.
Leclerc protagonista, Alpine ferma per incidente
La seconda e ultima giornata di test Pirelli si è svolta mercoledì, ancora all’Hungaroring, con il supporto di Alpine e Ferrari. Anche in questa occasione il programma si è articolato tra run brevi e long run per valutare i prototipi di mescole previste per il 2026, dalla C2 alla C5. Le condizioni meteo sono rimaste simili a quelle del giorno precedente: temperature dell’aria tra 21 °C e 29 °C, asfalto tra 31 °C e 53 °C.
Al volante delle mule car sono saliti Franco Colapinto per Alpine e Charles Leclerc per Ferrari. Tuttavia, la giornata dell’argentino è terminata prematuramente a causa di un’uscita di pista nelle prime fasi della mattinata, che ha danneggiato la vettura oltre i limiti della riparabilità immediata. Colapinto ha completato appena 25 giri, con un miglior tempo di 1’20”270.
Diversa la situazione per Leclerc, che ha portato a termine 144 giri e ha chiuso la giornata con il miglior tempo assoluto in 1’19’’407, contribuendo in maniera significativa alla raccolta dati.
A conclusione del test, Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport, ha sottolineato l’importanza di queste due giornate: «L’Hungaroring è un tracciato severo per le gomme, con tante curve lente e un’elevata densità di energia. Abbiamo validato le costruzioni in vista dell’omologazione del 1° settembre e proseguiremo con altri tre test a Monza, Mugello e Città del Messico per completare lo sviluppo delle mescole, che verranno omologate entro il 15 dicembre».
Risultati e tempi test Pirelli F1 per i pneumatici 2026
PILOTA | TEAM | GIRI | TEMPO |
---|---|---|---|
Paul Aron | Alpine | 159 | 1’18″789 |
Lando Norris | McLaren | 144 | 1’19″272 |
Liam Lawson | Racing Bulls | 143 | 1’19″510 |
Charles Leclerc | Ferrari | 144 | 1’19″407 |
Franco Colapinto | Alpine | 25 | 1’20″270 |
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