Nuovi motori F1 2026 | Meno potenza del termico ma con più cavalli dall’elettrico
Emergono dubbi su quella che sarà la gestione della parte elettrica dei motori delle monoposto di F1 dal 2026. Ma Nikolas Tombazis invita tutti a mantenere la calma.

Il regolamento tecnico della Formula 1 che entrerà in vigore nel 2026 introduce una rivoluzione significativa per le Power Unit (motori ibridi) con l’obiettivo di aumentare la sostenibilità, ridurre i costi e rendere le gare più competitive. Le monoposto cambieranno radicalmente, complici le regole tecniche che puntano a un maggiore equilibrio tra motore a combustione ed energia elettrica. Un passo inevitabile verso il futuro, ma che non convince del tutto i protagonisti in pista.
Cosa cambia nei nuovi motori delle monoposto di F1 2026:
- Ripartizione della Potenza
- Eliminazione dell’MGU-H
- Carburante 100% Sostenibile
- Nuova Modalità “Override” (posto del DRS)
- Cosa dice la FIA
1. Ripartizione della Potenza (50/50)
Il cambiamento più radicale riguarda il bilanciamento tra potenza termica ed elettrica:
- Aumento dell’Elettrico: la potenza generata dalla parte elettrica (MGU-K) aumenterà in modo drastico, passando dagli attuali ≈120 kW a 350 kW.
- Riduzione del Termico (ICE): la potenza del motore a combustione interna (V6 turbo) verrà ridotta, passando da ≈550 kW a 400 kW.
- Bilanciamento: la Power Unit avrà così un rapporto di potenza quasi 50% termica e 50% elettrica.
2. Eliminazione dell’MGU-H
- Via l’MGU-H: verrà eliminata la Motor Generator Unit – Heat (MGU-H), il complesso sistema che recuperava energia dal calore del turbocompressore.
- Motivazione: questa eliminazione mira a semplificare l’architettura del motore, riducendo i costi di sviluppo e l’ostacolo tecnologico per i nuovi costruttori (come Audi e Red Bull Ford Powertrains).
3. Carburante 100% Sostenibile
- E-Fuel: le Power Unit utilizzeranno carburanti completamente sintetici e sostenibili (e-fuel), cioè non derivati dal petrolio, contribuendo all’obiettivo Net Zero carbon della F1.
- Efficienza: il regolamento mira a un’enorme riduzione del consumo di carburante durante il Gran Premio, con un limite previsto di circa 70 kg a gara (rispetto ai 100 kg attuali), grazie alla maggiore dipendenza dalla parte elettrica.
4. Nuova Modalità “Override” (Sostituto del DRS)
Per facilitare i sorpassi, in combinazione con l’aerodinamica attiva, è stata introdotta una nuova gestione della potenza elettrica:
- “Ramp Down” (Decadimento): la potenza elettrica massima del pilota in testa sarà limitata a determinate velocità (es. calo progressivo sopra i ≈290 km/h e azzeramento a ≈355 km/h).
- Modalità Override: il pilota che segue da vicino l’avversario potrà usufruire di una quantità extra di energia elettrica per un periodo limitato, facilitando il tentativo di sorpasso in rettilineo (in modo simile, ma diverso, a come funzionava il DRS).
Questi cambiamenti pongono l’accento sulla gestione energetica da parte dei piloti e sull’efficienza del sistema ibrido, rendendoli fattori cruciali per la performance complessiva in gara.
Cosa dice la FIA Tombazis sul regolamento 2026 di F1
Già due anni fa Max Verstappen aveva espresso scetticismo dopo le prime sessioni al simulatore, e più di recente si sono uniti alle perplessità Charles Leclerc, Alexander Albon e Lance Stroll. Il timore? Che le gare diventino meno spontanee e si trasformino in un esercizio di pura gestione energetica.
A fare chiarezza è intervenuto Nikolas Tombazis, responsabile monoposto della FIA che ha spiegato che i timori del paddock non devono essere presi come verdetti definitivi: «Sappiamo che con più energia elettrica e meno potenza dal motore a combustione la gestione diventa più complessa. Ma i regolamenti sono ancora in fase di affinamento e stiamo lavorando con team e costruttori per trovare soluzioni».
Un punto è però fermo: la formula dei motori non verrà stravolta. «È troppo tardi per cambiare l’hardware, e non sarebbe comunque possibile mettere tutti d’accordo. Le specifiche di base sono fissate e non cambieranno più».
L’aspetto più delicato riguarda l’utilizzo dell’energia elettrica. La FIA non vuole vedere piloti costretti a rallentare in pieno rettilineo per gestire la batteria: «Non vogliamo assolutamente che debbano lasciare il gas – ha chiarito Tombazis – se un pilota vuole andare più forte deve semplicemente premere l’acceleratore».
Per evitare situazioni paradossali, l’organo regolatore avrà a disposizione diversi strumenti: dal tasso di recupero dell’energia alla velocità con cui la parte elettrica si esaurisce. Parametri che potranno essere adattati circuito per circuito.
Non tutti i team, ammette Tombazis, condividono i propri dati con la stessa trasparenza. Alcuni marchi preferiscono mantenere riservatezza, convinti di avere un vantaggio da proteggere. Un atteggiamento che rende più complesso il lavoro della FIA, ma che rientra nella normale dinamica di un paddock competitivo.
In ogni caso, secondo il dirigente le preoccupazioni dei piloti sono parte del processo: «È proprio al simulatore che emergono i problemi. Senza il loro feedback non avremmo le stesse informazioni. Per questo è normale che ora ci siano lamentele: servono a individuare le aree critiche e a correggerle in tempo».
La Formula 1 del 2026 si annuncia dunque più ibrida, più tecnologica e sicuramente più complessa. I timori non mancano, ma Tombazis invita alla calma: l’obiettivo è garantire gare spettacolari senza sacrificare l’essenza della competizione. I motori cambiano, la filosofia resta: vincerà chi saprà spingere più forte, non chi alzerà il piede sul rettilineo.