Test Cadillac Ferrari | Perez chiude un totale di 447 km a Imola
La collaborazione tecnica tra le due case accelera: il personale Cadillac affina le procedure con i tecnici Ferrari, mentre il messicano stupisce con un convincente 1'17"27 su gomma dura.

La collaborazione tecnica tra Cadillac e Ferrari compie un nuovo passo avanti. Sul circuito di Imola, il marchio statunitense ha concluso un’intensa sessione di aggiornamento dedicata ai propri meccanici, affiancati direttamente dal personale del Cavallino grazie alla partnership legata alla fornitura della Power Unit. Un’occasione preziosa, sfruttata da entrambe le parti per affinare procedure e metodi di lavoro a ridosso dell’ingresso di Cadillac in Formula 1.
Cadillac e Perez in pista a Imola sotto la guida di Ferrari
A coordinare le due giornate di test non c’erano i vertici abituali della squadra americana: il team principal Graeme Lowdon e il team manager Peter Crolla erano rientrati in Inghilterra la sera precedente. Il comando operativo è così passato a Xavi Marcos, capo degli ingegneri e volto noto in Ferrari per essere stato ingegnere di pista di Charles Leclerc.
Sul fronte dei meccanici, la supervisione sarebbe stata affidata ad Alessandro Fusaro, attuale capomeccanico proprio del pilota monegasco. Il clima nei box è apparso disteso e collaborativo. Tecnici Cadillac e Ferrari hanno lavorato fianco a fianco con grande sintonia, trasformando la giornata in un vero e proprio scambio professionale.
Pérez affamato di pista: 447 km e un passo incoraggiante
In pista, Sergio Pérez ha proseguito il suo programma al volante della Ferrari SF-23 total black. Il messicano ha percorso 447 km, equivalenti a 91 giri, spingendo fin dai primi passaggi nonostante l’asfalto particolarmente freddo.
La principale novità della giornata è stato un long run da 24 giri, completato con una costanza notevole: passo medio sull’1:22.476, sempre con gomme dure, unica mescola utilizzata nel corso dei due giorni.
Il miglior crono assoluto è stato un convincente 1’17”27. Considerando le condizioni (mescola dura e circa 18°C di temperatura ambiente), è difficile non leggerlo come un segnale: Pérez sembra voler dimostrare, prima di tutto a se stesso, di avere ancora molto da offrire dopo l’esperienza complicata in Red Bull.
Come detto da Graeme Lowdon, il progetto è perfettamente in linea con il programma: fire-up previsto a dicembre e debutto in pista della prima monoposto Cadillac fissato per gennaio.
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