F1 | Chi è Graeme Lowdon, il team principal di Cadillac
Carriera e curriculum di Graeme Lowdon, l'ex Marussia che torna in Formula 1 come futuro team principal di Cadillac a partire dal 2026.

La strada di Cadillac verso il debutto in Formula 1 nel 2026 ha trovato una guida esperta e solida in Graeme Lowdon, manager britannico con una carriera articolata tra ingegneria, imprenditoria e motorsport. La sua nomina a Team Principal del nuovo team supportato da General Motors e TWG rappresenta una scelta di continuità e competenza, figlia di un percorso costruito nell’ombra ma segnato da tappe fondamentali per la crescita di nuove realtà nelle corse.
Periodo | Ruolo | Note principali |
---|---|---|
Pre‑2000 | Power industry, ABB | Vendite e primi contatti col motorsport |
1996–2002 | Industry On‑line, Eiger Racing, Just2Clicks, Nomad Digital | Imprenditoria nel tech e avvio motorsport |
2000–2015 | Manor/Virgin/Marussia | CEO/Sporting Director, primi punti F1, exit 2015 |
2015–2023 | WEC, consulente, management (es. Zhou Guanyu) | Esperienze endurance e advisory |
2022–ora | Consulente GM/Andretti/TWG | Costruzione progetto Cadillac F1 |
2024→ | Team Principal Cadillac F1 | Lancio team, operazioni globale, debutto 2026 |
Chi è Graeme Lowdon, carriera e curriculum del team principal Cadillac
Nato nel 1965 a Corbridge, in Inghilterra, Lowdon si è formato come ingegnere meccanico presso l’Università di Sheffield, per poi conseguire un master in Business Administration all’Università di Newcastle. Dopo i primi anni trascorsi nell’industria energetica e nella gestione di progetti internazionali con la multinazionale ABB, la sua carriera ha preso una svolta imprenditoriale. Negli anni Novanta ha fondato Industry On‑line, società attiva nel settore dell’e-commerce B2B, poi diventata Just2Clicks e quotata in borsa. Parallelamente ha avviato Eiger Racing, scuderia attiva in Formula Renault, segnando il suo primo contatto diretto con il mondo del motorsport.
Il vero ingresso nel grande circus della Formula 1 è avvenuto con Manor Motorsport, realtà britannica attiva nelle formule minori con cui Lowdon aveva già collaborato. Grazie alla sua rete di contatti, nel 2010 è stato tra gli artefici della nascita del team Virgin Racing, entrato in F1 nel quadro dell’espansione voluta dalla FIA per nuove squadre private. Il team ha poi assunto la denominazione di Marussia F1 Team, passando per la tragica stagione 2014 in cui Jules Bianchi ottenne i primi e unici punti nella storia della squadra prima del suo drammatico incidente a Suzuka. Lowdon ha ricoperto ruoli cruciali all’interno dell’organizzazione, dapprima come amministratore delegato, poi come direttore sportivo, rimanendo fino alla fine del 2015. Dopo l’uscita da Manor, ha continuato a operare nel motorsport attraverso il Mondiale Endurance e come manager di giovani talenti, fra cui Zhou Guanyu.
La sua esperienza si è rivelata decisiva quando General Motors ha iniziato a muovere i primi passi concreti verso la Formula 1. In qualità di consulente strategico, Lowdon ha lavorato fianco a fianco con Andretti Global e successivamente con il gruppo TWG per strutturare il progetto Cadillac F1 Team. Dopo la conferma ufficiale dell’ingresso nel campionato a partire dal 2026, la scelta di affidargli la guida operativa della squadra è apparsa come una naturale evoluzione. Il quartier generale sarà a Silverstone, ma con importanti strutture in fase di sviluppo anche negli Stati Uniti, fra Indiana, Michigan e North Carolina. L’obiettivo è ambizioso ma chiaro: costruire un team competitivo con una struttura transatlantica, ispirata a un modello collaborativo e orizzontale, in cui il know-how ingegneristico e la cultura americana possano fondersi con l’esperienza europea.
Sotto la sua guida, Cadillac inizierà il proprio percorso in Formula 1 utilizzando power unit Ferrari, in attesa di sviluppare un proprio motore americano in collaborazione con GM Performance Power Units. Lo sviluppo della vettura è già stato avviato, con oltre 6000 disegni tecnici e 10.000 componenti in progettazione. Lowdon ha scelto di circondarsi di tecnici con esperienza in Formula 1, tra cui ex figure di spicco del team Enstone come Nick Chester e Rob White, oltre al supporto strategico di Pat Symonds.