F1 Mercedes | Emerse le cause dei problemi di affidabilità
Il team Mercedes ha conquistato solo 18 punti nelle tre gare europee, finendo nella top 10 solo con George Russell. A cosa è dovuta la moltitudine di guasti tecnici riportati dal team? Abbiamo la risposta.

La prima parte di stagione di F1 ha visto una Mercedes partire bene, per poi annaspare nel tortuoso ed impegnativo trittico di gare in Europa. La Casa della Stella non ha brillato di luce propria, bensì ha sofferto molto il confronto con altri top team che hanno performato meglio di lei. Cerchiamo di fare chiarezza su quanto accaduto nelle ultime gare del mondiale.
Mercedes e problemi di affidabilità, le cause
Mercedes è stata la squadra in F1 a conquistare meno punti tra i top team durante la tripletta di gare europee (Imola, Monaco, Barcellona). Parliamo di 18 punti ottenuti, un quantitativo irrisorio visto che Racing Bulls ne ha conquistati di più (20), mentre molto più distanti troviamo Red Bull (39), Ferrari (71) e McLaren (116).
In tre appuntamenti, solo George Russell è riuscito a raggiungere la zona punti e soltanto per due volte: a Imola chiudendo la corsa in settima posizione e a Barcellona in quarta. Monaco, invece, è stata meno clemente con l’inglese fuori dalla zona punti così come il compagno di squadra Antonelli; quest’ultimo, invece, non ha concluso le gare a Imola e Barcellona per problemi tecnici, mentre Russell ne ha accusato uno durante le qualifiche a Monaco andando incontro al ritiro dalla sessione.
Pare strano che il team Mercedes abbia sofferto così tanto di affidabilità, soprattutto se si pensa che siamo arrivati al termine del ciclo vitale di queste vetture e della loro power unit. A cosa è dovuto tutto ciò? A far luce su tale quesito, è stato Fabiano Vandone nell’ultima puntata di Paddock GP soffermandosi molto sulla tematica Mercedes. L’ex pilota e curatore del programma ChronoGP, ha puntualizzato la situazione a Brackley, negativa per questa parte di stagione. I problemi di affidabilità potrebbero essere dovuti a un controllo qualità meno efficace poiché tutti gli sforzi e le risorse sono state destinate al progetto 2026, dove Mercedes sembra essere molto più avanti rispetto alla concorrenza:
“Mercedes è stata il primo team che ha messo l’intera macchina al simulatore, quindi non solo il motore sul banco a fargli fare i 300 km di gara per vedere che cosa succede, le batterie, la parte termica, la turbina che lavorerà a pressioni molto più alte rispetto a oggi. Quindi questo è il primo indicatore che se io riesco a mettere l’intera macchina al simulatore, al CFD, vuol dire che non sono avanti solo sul motore, ma ho già dei vincoli sul telaio sul motore che mi costringono a fare il motore in un determinato modo, configurando gli scarichi, la parte termica, la parte ibrida, in funzione di quelle che sono le caratteristiche della macchina. Io sono già in questa alta logica di definizione, di perfezionamento, sono già molto vicino a quelle che sono le reali simulazioni che si faranno a ottobre, novembre e dicembre. Oggi Mercedes sta già facendo questo”.