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F1 | Stefano Domenicali, chi è il Presidente e CEO al timone della Formula 1 fino al 2029

Stefano Domenicali confermato fino al 2029 come Presidente e CEO della Formula One Group, responsabile della promozione del Campionato del mondo di Formula Uno FIA. L'intervista e tutta la sua prestigiosa carriera.

Altri cinque anni al vertice della F.1, per Stefano Domenicali la conferma è arrivata alla vigilia del GP d’Australia ed è il chiaro segnale di un proseguimento della politica di Liberty Media sulla gestione del mondiale. Stefano Domenicali compirà 60 anni il prossimo maggio e nonostante l’età, ha mantenuto intatta quella passione che da ragazzino gli faceva scavalcare le recinzioni dell’autodromo di Imola: “Era dall’altra parte della mia scuola – dice Stefano – e durante le lezioni il rombo dei motori entrava in aula. Normale, quindi, fare un… salto oltre barriera”. Lo abbiamo incontrato e scambiato quattro chiacchiere con lui.

Chi è Stefano Domenicali

Una passione, quella di Stefano Domenicali, cominciata da ragazzo e proseguita nel tempo, fino a portarlo alla Ferrari prima, dove ha scalato tutte le posizioni di vertice, per approdare poi in Audi, in Lamborghini e infine al timone della F.1. Una storia, quindi, che parte da lontano, da quando Stefano Domenicali, ragazzino con i pantaloni corti, esce da scuola, scavalca il fossato, e si presenta in autodromo a Imola dove comincia a darsi da fare aiutando commissari, servizio antiincendio, portando i cestini del pasto. Sono passati i decenni, ma quella passione per i motori non è ancora passata, anzi è diventata un lavoro…

SD – ”E’ stato un privilegio – ci dice – perché è stata una passione che ti circonda e ti coinvolge a tutto tondo. Sono contento e felice di questo perché lo sento come una responsabilità maggiore nelle funzioni che devo esercitare”. Una passione che si è sviluppata in un liceo di Imola, dove altre figure di spicco del mondo italiano e non solo, si sono affermate.

Cosa aveva di così speciale quella scuola?

Guarda, il liceo scientifico Valeriali di Imola è ancora sulle rive del Santerno, dalla parte opposta a dove c’è il paddock del circuito di F.1, è la scuola dove sono cresciuto e ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare ancora un gruppo di ragazzi e ragazze cui sono ancora molto legato. Non è un caso che, una volta all’anno, ci ritroviamo tutti per una cena e nell’edizione di quest’anno abbiamo pure stampato qualcosa a ricordare i 40 anni della 5B… La famosa quinta B del Liceo Valeriali. Ho avuto la fortuna di crescere con un gruppo variegato di persone, con idee diverse e da giovani discutevamo di tutto, dalla politica, allo sport ai temi sociali. Sono stato circondato da persone speciali ed eccezionali dove ognuno ha seguito il proprio percorso, professionale, umano, spirituale, ma siamo ancora tutti molto legati. Ci sono persone che stanno lasciando il segno nella realtà dove sono nato e questo per me è stata fortuna”.

Argomento famiglia: lei è sposato con Silvia Colombo, figlia del noto fotografo Ercole, quanto ha aiutato avere al fianco una persona che conosceva le difficoltà di un mondo difficile come quello delle corse di F.1, vivere i propri figli, che studiano all’università: come si riesce ad amalgamare tutto senza perdere niente?

Innanzitutto in una famiglia bisogna fare delle scelte e Silvia ha fatto una scelta dedicandosi alla famiglia, altrimenti non sarebbe stato possibile fare quello che ho fatto. Per questo le sarò per sempre grato, la qualità e quantità del rapporto è stata cruciale, senza dubbio. Dall’altro lato ho cercato di non far mai mancare la mia presenza anche se ero dall’altra parte del mondo, e qui parlo di qualità del rapporto, per me fondamentale. La chiamata e i momenti in cui si poteva stare insieme sono stati importanti per conservare la qualità necessaria per una famiglia unita”.

C’è però l’aspetto umiltà, perché tutti riconoscono il suo rapporto umano, il suo non essere mai sopra le righe o altezzoso verso gli altri, dal commissario di pista al semplice appassionato…

Io sono cresciuto così grazie ai miei genitori e che trasmetto ai miei figli, è un valore che mi porto dietro perché non c’è bisogno di montarsi la testa, si deve essere se stessi. In un mondo dove ci sono tante difficoltà, tensioni, un saluto fra persone che non si conoscono ma appartengono a sfere diverse, credo sia importante per dare un senso di comunità in un momento dove invece di trovare punti di contatto, si fomentano punti di divisione”.

Autodromi con record di pubblico, successo planetario, eppure sono arrivate le critiche: deluso?

Quando vuoi fare un cambiamento radicale, devi forzare un sistema fatto di abitudini radicate che ti impediscono di progredire. Mi aspettavo le critiche che, se costruttive, servono per crescere, ma sapevo che saremmo andati incontro a questo. Oggi i risultati dicono che avevamo avuto una visione esatta della F.1, ma non sono sereno per il futuro, perché ci sono dei cicli: le cose andranno bene e andranno male, alti e bassi, non vado in crisi per le critiche, ma sono pronto ad affrontare gli alti e bassi”.

Parlano tutti bene di lei, ma un difetto esiste?

Sono trasparente, quello che si vede è quello che sono. Vorrei essere ricordato come una persona per bene”.

Stefano Domenicali (Foto Di Stefano Guindani)
Stefano Domenicali (Foto Di Stefano Guindani)

Stefano Domenicali e la sua carriera nel mondo dei motori

Stefano Domenicali, nato a Imola l’11 maggio 1965, è una figura di spicco nel mondo dei motori. Attualmente ricopre il ruolo di presidente e amministratore delegato del Formula One Group, la società che organizza il campionato mondiale di Formula 1.

Dopo aver conseguito la maturità scientifica a Imola, dove è stato compagno di classe del futuro cardinale Mauro Gambetti, Domenicali si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Bologna. Nel 1991 è entrato in Ferrari, iniziando nel settore amministrativo e occupandosi dei rapporti con Fiat.

La sua passione per le corse lo ha portato presto alla Scuderia Ferrari, dove ha seguito lo sviluppo del circuito del Mugello. Nel 1995 è diventato responsabile del personale della Gestione Sportiva, gestendo anche le sponsorizzazioni, e nel 1996 è stato promosso a team manager. Dal 2002 al 2007 ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo, per poi assumere la carica di team principal della Scuderia Ferrari nel 2008, succedendo a Jean Todt. Nel 2011 si sposa a Monza le nozze con Silvia Colombo, figlia del celebre fotografo sportivo Ercole Colombo.

Dopo aver lasciato la Ferrari nel 2014, Domenicali è entrato in Audi come vicepresidente New Business Initiatives. Nel 2016 è tornato in Italia per guidare Automobili Lamborghini come presidente e amministratore delegato. Sotto la sua guida, Lamborghini ha raggiunto importanti traguardi, superando il miliardo di fatturato nel 2017 e lanciando il SUV Urus nel 2018, con un conseguente aumento delle vendite.

Nel 2020 è stato annunciato che Domenicali avrebbe assunto la carica di Presidente e Amministratore Delegato del Formula One Group a partire dal 2021, succedendo a Chase Carey dal 2021. In qualità di Presidente e CEO di Formula1, è attualmente co-presidente della Formula1 Commission e membro del WMSC FIA. Da maggio 2020 è Amministratore Indipendente di Brunello Cucinelli S.p.A. e membro del Consiglio di Amministrazione di Ferretti Group.

Stefano Domenicali alla premiazione del prestigioso Da Vinci Award durante il gala della National Italian American Foundation, a cui ha preso parte anche il presidente Usa Joe Biden
Stefano Domenicali alla premiazione del prestigioso Da Vinci Award in occasione del gala National Italian American Foundation.

Impegno e riconoscimenti di Stefano Domenicali

Oltre al suo ruolo di leader in Formula 1, Stefano Domenicali è attivamente coinvolto in diverse iniziative e organizzazioni. Dal 2021, mette la sua esperienza a disposizione del Comitato Tecnico Scientifico di Hyperloop Italia e dell’International Advisory Board della Bologna Business School.

Il suo impegno nel settore industriale è stato significativo: dal 2019 al 2021, ha presieduto l’Industria Automotive di Confindustria Emilia e ha fatto parte dell’Advisory Board Investitori Esteri di Confindustria. Nel biennio 2020-2021, ha inoltre ricoperto la carica di Vicepresidente della Fondazione Altagamma.
Nel 2022 è stato nominato membro del Comitato di Sostenibilità della Fondazione Fratelli Tutti, dimostrando il suo interesse per le tematiche sociali.

La sua carriera è stata costellata di prestigiose onorificenze:

  • Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (2002)
  • Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana (2019)
  • Collare d’Oro al merito sportivo (2022)
  • Cavaliere dell’Ordine al “Merito del Lavoro” (2023)

La città di Imola ha tributato a Domenicali il massimo riconoscimento cittadino, “Il Grifo della Città di Imola“, nel 2000, e gli ha consegnato le “Chiavi della Città” nel maggio 2023.

A livello internazionale, la National Italian American Foundation (NIAF) gli ha conferito il Premio Leonardo da Vinci in Sports Management nel corso del gala per il suo 48° anniversario.

Domenicali è inoltre un apprezzato relatore in importanti istituzioni universitarie internazionali, tra cui la Columbia University di New York, la Harvard Business School, la Stanford University e la SDA Bocconi.

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