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Budget cap in F1: ecco cosa ha deciso la FIA

Budget Cap: nessun team penalizzato a seguito dell’attenta analisi condotta dalla FIA e dalla Cost Cap Administration, che hanno confermato la piena conformità finanziaria dei dieci team iscritti al campionato 2024 di Formula 1.

Dopo giorni di voci e supposizioni, la FIA ha messo fine al mistero: nessuna squadra di Formula 1 ha sforato il Budget Cap 2024. L’Aston Martin, inizialmente al centro delle indiscrezioni, è risultata colpevole soltanto di una lieve irregolarità procedurale, senza alcun superamento dei limiti di spesa. Con la conclusione delle verifiche della Cost Cap Administration, si chiude così un nuovo capitolo nel controllo dei bilanci dei team, a conferma della crescente trasparenza del sistema finanziario della massima serie.

Budget Cap F1, cos’ha deciso la FIA?

Il caso Budget Cap si è chiuso senza sorprese. Dopo giorni di indiscrezioni circolate nel paddock di Città del Messico, dove qualcuno, senza alcuna prova concreta, aveva ipotizzato irregolarità da parte di due squadre e una possibile violazione procedurale dell’Aston Martin, la FIA ha fatto chiarezza.

La Cost Cap Administration (CCA), l’organo federale incaricato di vigilare sul rispetto del regolamento finanziario della Formula 1, ha concluso la revisione dei documenti relativi alla stagione 2024. L’analisi ha riguardato i dieci team iscritti al mondiale e i cinque costruttori di power unit che prenderanno parte alla nuova era 2026.

Dopo sette mesi di controlli, la FIA ha certificato la piena conformità di nove squadre ai limiti di spesa stabiliti per il campionato 2024. L’unica eccezione è rappresentata da Aston Martin, che ha commesso una violazione procedurale minore, ma senza oltrepassare in alcun modo il tetto dei costi.

La CCA ha precisato che l’irregolarità è stata di natura lieve e dovuta a circostanze imprevedibili, non dipendenti dalla volontà del team di Silverstone. Per questo motivo, è stato stipulato un accordo di violazione ai sensi dell’articolo 6.28 del Regolamento Finanziario di Formula 1, formalizzato lo scorso 29 settembre, che chiude ufficialmente la questione.

La FIA ha inoltre riconosciuto la piena collaborazione e buona fede del team di Lawrence Stroll durante l’intero processo di revisione. Nessuna sanzione economica è stata quindi applicata, e la Federazione ha ribadito che non esistono prove di vantaggi indebitamente ottenuti a seguito della violazione.

Anche i cinque costruttori di motori coinvolti nella revisione, tra cui Ferrari, Mercedes, Renault, Honda e Red Bull Powertrains, sono stati trovati perfettamente conformi ai requisiti finanziari previsti per il 2024.

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