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Pagelle F1, GP Las Vegas: la Sin City che non perdona

Se pensavate di vedere una corsa normale, vi siete sbagliati di grosso. Tra squalifiche, partite sbagliate e lampadine al limite dell’esplosione, Las Vegas ha fatto quello che sa fare meglio: far ridere e piangere allo stesso tempo.

Las Vegas: città del peccato, dei casinò e delle luci che ti abbagliano. Eppure, tra lampadine al neon e tombini che saltano, la Formula 1 ci ha regalato uno spettacolo assurdo (ma solo nel post gara). Alcuni hanno brillato, altri sono caduti come fichi marci. Ecco le pagelle… senza pietà.

PILOTA / SCUDERIAVOTO
McLaren10
Max Verstappen9
Kimi Antonelli9
Carlos Sainz8
Charles Leclerc7
Haas6
Lewis Hamilton5
Lando Norris4
Oscar Piastri3
GP Las Vegas2
F1 Las Vegas | Promossi e Bocciati – Le pagelle di NEWSAUTO ai piloti e team

McLaren – voto 10

McLaren ha fatto il miracolo: doppia squalifica e mondiale riaperto a due gare dalla fine. Max Verstappen ora è a pari punti con Piastri e a -24 da Norris. È come vedere un elefante fare acrobazie in una boutique di cristalli… pura magia!

Max Verstappen – voto 9

Non la sua gara più elegante, ma Max l’ha portata a casa con la freddezza di un cobra. Astuto, calcolatore e pronto a mordere chiunque osi ostacolarlo. Ha vinto senza correre, e ti fa arrabbiare solo guardandolo.

Kimi Antonelli – voto 9

Partito 17esimo, quarto all’arrivo e terzo dopo la penalità ai due McLaren. Penalità? Ignorata come un moscerino fastidioso. Kimi è puro talento liquido: più freddo di un iceberg e più brillante delle luci al neon della Strip. Ogni volta che guida, ti ricorda quanto sei mediocre.

Carlos Sainz – voto 8

Weekend tranquillo ma efficace. Chiudere quinto è come trovare una birra ghiacciata nel deserto: rinfresca l’anima e ti ricorda che sì, a volte le cose vanno bene. Bravo Carlos, piccolo grande morale boost.

Charles Leclerc – voto 7

Il talento c’è, ma la fortuna no. Continua a sembrare che un viaggio a Lourdes sia la sua unica speranza. Classe pura, ma con una sfortuna che farebbe piangere persino un cactus nel deserto.

Haas – voto 6

Solido, ma non da gridare al miracolo. Ocon davanti a Bearman è come mettere il secondo migliore del barbecue davanti al peggiore: funziona, ma niente applausi. Punti in tasca, morale salvato.

Lewis Hamilton – voto 5

Parte ultimo, chiude ottavo, e sembra già pronto a scappare dal teatro del dolore. Guidare una Ferrari? Per Lewis è come cercare di nuotare in una vasca piena di piranha: ci prova, ma soffre ad ogni bracciata.

Lando Norris – voto 4

Gara che doveva vincere ma ha gestito come un turista ubriaco in autostrada. Prima attacca Max alla partenza, poi si perde come pallina in un flipper impazzito. Ancora troppo inesperto per essere un campione… ma almeno ci prova.

Oscar Piastri – voto 3

Più spento di un frigorifero in Antartide. Ha perso voglia, fame e dignità, tutto in una sola gara. Oscar, svegliati: il mondo non aspetta.

GP Las Vegas – voto 2

Corsa assurda, prove libere dimezzate dai tombini che saltano. Circuito bello? Forse no. Soldi tanti? Sicuro. Las Vegas è spettacolo puro, ma se sei un purista della F1… chiudi gli occhi e prega!


Las Vegas ha dimostrato di essere esattamente ciò che promette: uno spettacolo esagerato. Se da un lato l’evento ha offerto il dramma della doppia squalifica McLaren – che riapre un Mondiale che sembrava ormai chiuso – dall’altro ha lasciato l’amaro in bocca per una gestione pre-gara disastrosa e un circuito che, purtroppo, non ha convinto i puristi. La Formula 1 è arrivata nella Città del Peccato e ha ricevuto in cambio un’ode al caos. Alcuni piloti (come Kimi Antonelli, glaciale e fenomenale) hanno usato il disordine per emergere, mentre altri (come Lando Norris, irriconoscibile) sono stati travolti dal vortice.

Alla fine, il GP di Las Vegas 2025 si chiude con un ammasso di glamour, flop e risultati assurdi. Per i fan, la domanda resta: ne è valsa la pena?

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