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Motore V10 in F1, debutto dalla stagione 2028? Come sarà, caratteristiche e costi del 10 cilindri

Il motore V10 potrebbe fare il suo ritorno in Formula 1 per entusiasmare meglio spettatori e pubblico. Un mossa politica? Sarà tecnicamente realizzabile a livello di contratti e sponsor?

Il possente motore V10 potrebbe tornare in F1 a partire dal 2028. Questa scelta prolungherebbe la durata di vita dell’attuale generazione – che continuerebbe per la stagione 2026 e 2027 – saltando il regolamento tecnico che sarebbe dovuto partire dal prossimo anno per terminare nel 2031. Sebbene sia un’idea molto interessante per i vecchi amanti e nostalgici, questa non è altro che una manovra politica escogitata da Ben Sulayem e, a livello contrattuale per team e sponsor, poco fattibile.

Nuovo motore V10 in F1

La proposta di reintrodurre i motori V10 in Formula 1 mira a riportare in pista il suono iconico di un’era passata. L’idea è furba in quanto il V10 potrebbe garantire un maggiore spettacolo in pista, e permettere l’utilizzo di carburanti sostenibili con una riduzione dei costi di sviluppo rispetto alle attuali power unit ibride.

Mohammed Ben Sulayem, presidente della FIA, sembra aver lanciato la sua campagna elettorale per la rielezione proponendo il ritorno dei motori V10 aspirati in Formula 1. La sua idea, più che una reale strategia tecnica, appare come una mossa politica per rafforzare la sua immagine, compromessa da una gestione autoritaria della Federazione che poco è piaciuta ai piloti e agli addetti ai lavori.

Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem ha proposto il ritorno al V10 in F1
Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem ha proposto il ritorno del V10 in F1

Anche se il V10 potrebbe diventare un’opzione per il futuro, non ci sono ancora piani concreti. Il concetto era già stato accennato da Stefano Domenicali, presidente e CEO di F1, che aveva discusso con Liberty Media la possibilità di semplificare le power unit per ridurre costi e complessità. Tuttavia, il dibattito è ancora aperto e senza una direzione chiara.

Sound motore V10

I motori 10 cilindri a V nella storia della F1

L’era dei motori V10 in Formula 1 ha rappresentato un periodo di grande intensità e spettacolo, estendendosi dalla fine degli anni ’80 fino al 2005. Questi motori, noti per il loro suono acuto e la loro elevata potenza, hanno dominato i circuiti durante gli anni ’90 e i primi anni 2000, diventando un’icona del motorsport. Costruttori come Renault, Ferrari, Mercedes e BMW hanno sviluppato motori V10 che hanno alimentato alcune delle monoposto più vincenti della storia della Formula 1. La Renault, in particolare, ha avuto un ruolo di primo piano, fornendo motori che hanno contribuito ai successi di team come Williams e Benetton. La fine di questa era è arrivata nel 2006, quando la FIA ha introdotto nuove normative che hanno imposto l’uso di motori V8, segnando la fine di un’epoca indimenticabile per gli appassionati.

Negli anni ’90 i motori V10 raggiungevano potenze nell’ordine dei 650-750 cavalli, con regimi di rotazione elevati. Nei primi anni 2000, con il progresso tecnologico, la potenza dei V10 aumentò ulteriormente, superando gli 800 cavalli in alcune configurazioni. L’ottimizzazione dei materiali e dei sistemi di iniezione contribuì a incrementare le prestazioni.

Motore V10 in F1 nel 2028 è impossibile

L’ipotesi di anticipare il ritorno del V10 al 2028-2029, prima della scadenza del regolamento delle PU ibride nel 2031, è altamente improbabile. Il motivo principale è che la nuova generazione di power unit del 2026 è già in fase avanzata di sviluppo, con investimenti di centinaia di milioni di euro da parte dei costruttori.

Bruno Senna durante il Goodwood Festival sulla McLaren di suo zio Ayrton
Bruno Senna durante il Goodwood Festival sulla McLaren con motore V10, 10 cilindri a V, Honda di suo zio Ayrton

Alcuni team, come Red Bull Powertrains e Audi, sono preoccupati per le difficoltà tecniche legate ai nuovi motori e preferirebbero prolungare l’attuale regolamento. Tuttavia, i contratti di fornitura già stipulati tra costruttori e squadre rendono impraticabile questa soluzione. Ad esempio, Honda fornirà esclusivamente Aston Martin, lasciando Red Bull e Racing Bulls senza alternative. Anche Audi dovrebbe usare il motore Ferrari 066/12 secondo il regolamento imposto dalla FIA.

Progetto Audi F1
Progetto Audi per la F1

Un cambiamento così drastico metterebbe a rischio l’intero ecosistema della F1, con i costruttori che potrebbero abbandonare il campionato dopo aver investito enormi risorse nella tecnologia ibrida.

Costi motore V10 in F1

Uno degli argomenti a favore del ritorno del V10 è la riduzione dei costi rispetto alle attuali power unit ibride. Un motore V10 aspirato potrebbe costare circa 200.000 euro, contro l’esorbitante cifra pari a 1,5 milioni di euro che vale una PU ibrida. Il vero risparmio, però, non sarebbe solo nella fornitura, ma anche nei costi di progettazione e sviluppo, attualmente molto elevati.

Motore V10 F1 Ferrari
Motore V10 F1 Ferrari 046/2 del 1997

Audi potrebbe essere favorevole all’introduzione del V10, ma solo con un piccolo sistema KERS, secondo quanto è stato affermato da Motorsport.com Italia, per mantenere una coerenza con il mercato delle auto stradali. Inoltre, per ottenere una potenza di 1.000 CV con un V10 da 3 litri, sarebbe necessario sviluppare unità molto spinte, aumentando i costi di sviluppo. Un compromesso con una leggera elettrificazione potrebbe essere la soluzione più praticabile per il futuro.

In F1 fino al 2006, e che ruggito!

I motori V10 sono stati il cuore pulsante della Formula 1 dal 1989 al 2005, regalando un’epoca di pura emozione e battaglie leggendarie. Con il loro sound assordante e la potenza brutale, hanno segnato momenti iconici come i duelli tra Schumacher, Hakkinen e Alonso. Erano motori feroci, capaci di superare i 19.000 giri al minuto, trasformando ogni sorpasso in uno spettacolo mozzafiato.

Michael Schumacher contro Mika Hakkinen nell'era dei motori V10 in F1
Michael Schumacher contro Mika Hakkinen nell’era dei motori V10 in F1

Nel 2006, i V10 sono stati sostituiti dai V8, e poi dai moderni V6 turbo-ibridi, più efficienti ma privi di quella cruda intensità. Ancora oggi, il loro suono continua a evocare nostalgia tra gli appassionati, ricordando un’era in cui la F1 era più selvaggia e meno artificiale. Per molti, i V10 non erano solo motori: erano l’anima della Formula 1.

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