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Aggiornamenti tecnici Ferrari | Si lavora sui freni in vista del GP del Belgio

La Ferrari SF-25 si aggiorna: non solo la nuova sospensione posteriore, ma a Spa-Francorchamps debutta anche un nuovo sistema frenante.

Programmati al debutto numerosi aggiornamenti tecnici per Ferrari al GP del Belgio. Sulla SF-25, oltre alla sospensione posteriore testata al Mugello e ad un nuovo fondo, sarà installato un nuovo impianto frenante rivisto attentamente per limitare il lift and coast e adattarsi completamente allo stile di frenata di Lewis Hamilton e di Charles Leclerc.

Freni da personalizzare, due modi di frenare diversi

Mentre la Ferrari SF-25 si prepara a scendere in pista a Spa-Francorchamps con importanti aggiornamenti (già testata al Mugello la nuova sospensione posteriore), il nodo più urgente da sciogliere resta l’impianto frenante. Dopo aver sistemato il cambio, il pacchetto tecnico della Rossa resta zavorrato da un problema ai freni che compromette il rendimento di entrambi i piloti.

La difficoltà principale nasce dalle diverse esigenze di guida tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Il monegasco predilige frenate aggressive e ritardate, anche di 5-10 metri, per entrare in curva destabilizzando il retrotreno. Hamilton, al contrario, adotta una frenata più lunga e modulata, sfruttando l’avantreno per appoggiare la monoposto in curva con una leggera tendenza al sottosterzo. L’impianto attuale fatica a supportare entrambe le filosofie, creando squilibri nel comportamento vettura e obbligando spesso i piloti a ricorrere al lift and coast per raffreddare l’impianto.

L’intervento di Brembo

La situazione ha portato a numerosi confronti con Brembo, fornitore unico dell’impianto frenante. Sebbene l’azienda italiana collabori con quattro team in griglia, è solo Ferrari ad aver manifestato problemi di surriscaldamento. Questo suggerisce che il nodo non risieda tanto nei componenti forniti, quanto piuttosto nella progettazione dei condotti di raffreddamento della SF-25, che potrebbe aver puntato su soluzioni estreme per guadagnare efficienza aerodinamica, compromettendo però la gestione termica.

La soluzione Ferrari: nuovo condotto e gestione termica separata

Come riportato da ChronoGP nell’attenta analisi di Fabiano Vandone, Ferrari ha deciso di intervenire in modo mirato sull’impianto frenante, che in sé non presenta soluzioni particolarmente complesse. Il gruppo pinza-disco è sigillato da un convogliatore regolabile e da un coperchio esterno, come previsto dal regolamento. L’aria entra frontalmente nella parte alta e i flussi caldi vengono espulsi in basso: è l’unico sfogo disponibile per i circa 1.100°C generati in frenata.

Il team ha introdotto un nuovo condotto separato dedicato esclusivamente alle pinze freno, le quali operano a temperature inferiori rispetto ai dischi. Questo permette di gestire in maniera indipendente i flussi d’aria, ottimizzando il bilanciamento termico tra le due componenti. L’obiettivo dichiarato è risolvere il problema già dal GP del Belgio, in modo da completare l’evoluzione tecnica della SF-25.

Il ruolo dell’MGU-K e del brake-by-wire

Al di là del raffreddamento, un’ulteriore area critica individuata dai tecnici riguarda l’interazione tra MGU-K e sistema brake-by-wire. La SF-25 potrebbe utilizzare meno freno motore elettrico durante la fase di rigenerazione energetica: in pratica, l’MGU-K assorbe meno energia in frenata, costringendo i freni posteriori a lavorare di più. Il risultato è un surriscaldamento localizzato al retrotreno, che peggiora la distribuzione termica tra i due assi e altera la risposta dell’impianto.

Il sistema brake-by-wire della SF-25 integra una pompa freno che agisce meccanicamente sull’anteriore, mentre il retrotreno è gestito da un circuito elettroidraulico connesso all’MGU-K. Questa architettura permette di bilanciare la frenata tra assi e di adattare la risposta in base allo stile del pilota, ma comporta anche il rischio di sovraccaricare i freni posteriori, specie se la rigenerazione non è efficiente.

Il bilanciamento termico compromesso causa una perdita di efficienza, specie a serbatoio pieno, con tutte le criticità del caso in gara. Il GP del Belgio rappresenterà quindi un banco di prova fondamentale: se la SF-25 riuscirà a risolvere i suoi problemi ai freni, potrà finalmente esprimere il pieno potenziale del suo pacchetto tecnico ed emergere come rivale diretta della McLaren: Spa sarà un punto di svolta.

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