F1 | Kimi Antonelli rifiutato da Ferrari: “È troppo piccolo”
Hai 11 anni e potresti entrare a far parte della Scuderia Ferrari, ma poi vieni scartato "perché troppo piccolo". Nessun problema, ci pensa Mercedes a contrattualizzarti e farti debuttare in F1 7 anni dopo. Questa la storia di Kimi Antonelli e quel "no" da parte del Cavallino Rampante.

Andrea Kimi Antonelli corre in Formula 1 con Mercedes, ma se 11 anni fa non fosse stato scartato da Maurizio Arrivabene, adesso potrebbe guidare per la Scuderia Ferrari. Ecco com’è andata la vicenda del giovane bolognese raccontata da papà Marco.
Andrea Kimi Antonelli pilota Ferrari? Scartato a 11 anni
Un pilota italiano in Ferrari non si vede da tantissimi anni. Grandi nomi come Alberto Ascari e Michele Alboreto hanno contribuito a rendere magico il tricolore sul blasone Cavallino Rampante, e non bisogna dimenticarsi nemmeno di Ivan Capelli nella stagione del ’92. Da allora, c’è stato un via vai di italianissimi in Formula 1, ma per la Ferrari soltanto come terze guide (ad esempio, Antonio Giovinazzi e Giancarlo Fisichella). La Rossa si è affidata a piloti stranieri che, per carità, se decidi di mettere sulla tua vettura un certo Michael Schumacher o un tale Fernando Alonso al posto di un pilota italiano “che non va” non c’è nulla da obiettare, anzi.

Ma fa male al cuore dei Tifosi vedere nella Formula 1 attuale un giovanissimo e talentuoso pilota italiano (tra l’altro bolognese) che di nome fa Andrea Kimi Antonelli essere portacolori del tuo acerrimo rivale in pista: la Mercedes. Ovviamente, sorge spontanea l’associazione di pilota italiano a una scuderia italiana, ma Kimi è “proprietà” della Mercedes da quando aveva 11 anni, e bisogna dire che Ferrari se l’è lasciato sfuggire.
La rivelazione è arrivata direttamente dal padre di Kimi, Marco, intervistato da Leo Turrini (l’intervista completa la trovate su Il Resto del Carlino): “Andrea in Ferrari ci è andato – il racconto di Marco Antonelli – venne convocato come promessa del kart. Era stato notato da Massimo Rivola, allora responsabile della Ferrari Driver Academy . Andrea aveva 11 anni, provò anche il simulatore, non quello riservato ai piloti di F1, ma quello dei giovani dell’academy. Era tutto a posto, solo che Maurizio Arrivabene, che all’epoca guidava anche il reparto corse, disse che Andrea era troppo piccolo. Pochi mesi dopo ci contattò la Mercedes”.

Sembra che da quel momento – vedendo gli splendidi successi nelle formule propedeutiche e l’eccellente stagione che il giovane Antonelli sta avendo in Formula 1 – Ferrari abbia imparato dai propri errori. Sono tante le promesse che sono passate dalla Ferrari Driver Academy e che militano tuttora come Dino Beganovic (pilota Formula 2 con Hitech TGR), Oliver Bearman (ora pilota di F1 in Haas), il brasiliano Rafael Camara (attualmente leader nel campionato di Formula 3 con Trident) e le agguerritissime Maya Weug e Aurelia Nobels (entrambe in F1 Academy); ma è soprattutto nel mondo dei kart che FDA ha voluto puntare, assoldando la giovanissima promessa che porta il nome di Filippo Sala. Segno, questo, di una sorta di redenzione?