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F1 GP Monaco 2025 | Pneumatici, le mescole più morbide a Monte-Carlo

Dalla C6 alla C4: questi i compound di mescole che saranno utilizzati da Pirelli in occasione del weekend di gara che si svolgerà sul prestigioso circuito cittadino di Monte-Carlo.

Pirelli sceglie le gomme e le mescole che saranno utilizzate durante il GP di Monaco sul difficile tracciato cittadino di Monte-Carlo. Come accaduto a Imola, vedremo le mescole dal compound C4 alla C6 (la più morbida dell’intera stagione). Scopriamo le strategie, le mescole e i consigli forniti da Pirelli ai team di Formula 1 per questo weekend di gara.

MESCOLADUREZZAGRIPDURATAFINESTRA TERMICANOTE
C4Dura★★★☆☆★★★★☆Media-altaÈ la mescola “jolly” di Pirelli, adatta a molti tracciati
C5Media★★★★☆★★★☆☆Media-bassaBuon grip ma degrado elevato
C6Soft★★★★★★★☆☆☆Bassa (si scalda facilmente)Ideale per circuiti cittadini o con basso stress
Mescole pneumatici Pirelli F1, caratteristiche tecniche a Monaco

Gomme Pirelli F1 GP Monaco mescole scelte a Monte-Carlo

Il GP di Monaco 2025 si prepara a un cambio di rotta. Per il secondo weekend consecutivo, Pirelli ha deciso di portare le tre mescole più morbide della sua gamma: C4 (Hard), C5 (Medium) e C6 (Soft). Una scelta identica a quella vista una settimana fa a Imola, con Hard e Medium obbligatoriamente disponibili per la gara.

GP Monaco mescole Pirelli F1
Percentuale stint mescole gomme Pirelli a Monaco

Ma la vera novità riguarda il format regolamentare. Per la prima volta a Monaco, sarà obbligatorio effettuare almeno due pit-stop in gara. Una modifica pensata da FIA e Formula 1 per cercare di ravvivare un evento storicamente lineare, spesso privo di colpi di scena – come successo chiaramente nel 2024.

A supporto della novità, ogni pilota riceverà un treno aggiuntivo di gomme Full Wet, portando il totale a tre, per garantire la doppia sosta anche in condizioni di bagnato estremo. Il regolamento non impone finestre prestabilite per i pit-stop, aprendo così interessanti opportunità strategiche, soprattutto per chi scatterà dalle retrovie: pista libera e margine per inventare saranno due variabili fondamentali.

GP Monaco mescole Pirelli F1
Pressione pneumatici consigliati da Pirelli

L’introduzione del doppio pit-stop eliminerà ogni preoccupazione legata al degrado dei pneumatici, che su questo tracciato è comunque piuttosto contenuto. Ciò potrebbe favorire un utilizzo più ampio della mescola Soft, soprattutto in caso di soste ritardate o neutralizzazioni nel finale di gara.

Pirelli, inoltre, consiglia come per ogni Gran Premio di Formula 1 delle pressioni e limite di un angolo di campanatura ben precisi. Le pressioni minime al via sono di 20,0 psi sull’anteriore e di 19,0 psi al posteriore. Mentre l’angolo di campanatura è di -3,25° all’anteriore e di -2,25° al posteriore.

Il precedente del 2024: una gara da dimenticare

L’edizione 2024 ha rappresentato l’emblema della monotonia monegasca. Dopo una bandiera rossa al primo giro, gran parte dei piloti ha potuto soddisfare l’obbligo delle due mescole già durante la sospensione: nove sono passati da Medium a Hard, undici nella direzione opposta. Solo sei piloti hanno effettuato un secondo vero pit-stop, tra cui Guanyu Zhou, che ha provato la carta delle Soft senza guadagnare alcuna posizione, chiudendo ultimo. Il risultato? Prime dieci posizioni identiche dal via alla bandiera a scacchi.

Tipologia asfalto circuito di Monte-Carlo

Il circuito cittadino di Monaco misura 3,337 chilometri, con 19 curve da ripetere per 78 giri. Le strade del Principato, normalmente aperte al traffico, offrono una carreggiata molto stretta, barriere vicinissime e praticamente nessuna via di fuga. Qui la precisione è tutto.

F1 Gara GP Monaco pit-stop obbligatorio regola
Il tracciato di Monte-Carlo presenta muretti vicinissimi alla pista con margine di errore pari a zero

L’asfalto è stato parzialmente riasfaltato (dalla curva 12 alla curva 3), con una superficie liscia che, specie nelle prime sessioni, potrebbe generare graining e complicare ulteriormente il lavoro delle squadre. Inoltre, la riapertura quotidiana del tracciato al traffico stradale impedisce l’evoluzione rapida dell’aderenza, condizionando le condizioni da un giorno all’altro.

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