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F1 | Hamilton lascia la Ferrari? Tutto falso, ennesima fake news

L’ultima fake news sul presunto addio di Lewis Hamilton alla Ferrari è solo l’ennesima prova di quanto sia pericoloso giocare con la disinformazione. E questa volta si è davvero passato il limite.

Lewis Hamilton che lascia la Scuderia Ferrari dopo il GP di Ungheria? L’ennesima fake news del web lanciata da chi cerca click a scapito della totale disinformazione. La notizia che Hamilton si appresti a lasciare la Ferrari è una bufala, creata ad arte. E in effetti ha funzionato. Troppo bene, purtroppo.

L’esito della gara del GP di Ungheria e un weekend disastroso per l’inglese su un tracciato dove ha sempre vinto e stravinto, potrebbero far pensare ad un’uscita di scena clamorosa, ma questa ipotesi è tanto probabile come la possibilità di alzare il naso al cielo e vedere Fierobecco in volo cavalcato nientepopodimeno che da Harry Potter.

Lewis Hamilton lascia la Ferrari?

«Lewis Hamilton ha lasciato la Ferrari. Vasseur senza parole. La FIA apre un’indagine». Invece, non è successo niente di tutto questo. Eppure questa notizia falsa ha fatto il giro del web in poche ore, creando confusione, alimentando polemiche e facendo impazzire i social.

Il problema? Che non c’è niente di vero. Hamilton non ha lasciato la Ferrari, Vasseur non ha detto nulla, e la FIA, ovviamente, non ha aperto nessuna indagine. Tutto inventato. E allora viene spontanea una domanda: fino a che punto siamo disposti a credere a qualsiasi cosa pur di avere uno scoop o un titolo clickbait?

Viviamo in un’epoca in cui chiunque può scrivere qualcosa online e farlo sembrare reale andando contro a quello che il vero e serio lavoro dei giornalisti, i quali sono chiamati a difendere i comuni lettori dalla piaga dilagante della disinformazione. Basta una frase ad effetto, una foto rubata e un pizzico di dramma. Il resto lo fa avere una buona dose di fantasia. Ma dietro queste invenzioni ci sono danni veri: per chi viene tirato in ballo, per chi legge in buona fede e per chi fa informazione con serietà e rispetto.

Quella su Lewis Hamilton è una bufala clamorosa, ma non è la prima. E purtroppo, non sarà nemmeno l’ultima. C’è chi pensa che non sia un problema, che «tanto è solo una battuta». Ma quando si gioca con i nomi delle persone, delle squadre, delle istituzioni, non è più un gioco. È disinformazione e su questo era entrata anche in merito l’UIGA (Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive).

Le fake news non sono solo fastidiose. Sono pericolose, perché confondono, distorcono la realtà e alimentano un clima dove tutto è messo in dubbio: anche le cose vere. E a perderci siamo tutti. Per questo è importante imparare a riconoscere le fonti affidabili, farsi qualche domanda prima di condividere qualcosa, e soprattutto non inseguire il clamore a tutti i costi. La Formula 1 è già piena di emozioni vere. Non serve inventare nulla.

Come difendersi dalle fake news della F1

L’appello che viene fatto è quello di imparare a riconoscere quando una notizia della F1 è vera e quando una è falsa. Come? Iniziate a leggere su fonti e siti affidabili della F1. Abbandonate i gruppi Facebook e le pagine Instagram da quattro soldi, cercate di selezionare le vostre fonti e, quando leggete una qualsiasi notizia, analizzatela cautamente col vostro pensiero senza farvi influenzare. Fatelo per voi stessi e, un po’, anche per chi cerca di mandare avanti questa professione con passione, amore e sacrificio.

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