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Pagelle GP Monaco | Piloti promossi e bocciati: tra yacht di lusso e doppi pit-stop

Monaco, non sarà mai abbastanza nonostante il soporifero ma glamour effetto che dà! Ecco le pagelle coi voti assegnati a piloti e team dopo la tappa monegasca.

Monte Carlo non perdona. Né i freni troppo caldi, né i cervelli troppo freddi. Anche quest’anno il Principato ha regalato il suo solito mix di glitter, yacht, drammi da soap e staccate da panico alla Santa Devota. Qualcuno ha scritto la propria fiaba, qualcun altro ha trovato solo il finale tragico. Ecco le nostre pagelle, tra sorpassi impossibili, regolamenti da decifrare con la Stele di Rosetta e team che sembrano guidati dal Wi-Fi del casinò.

PILOTAVOTOCOMMENTO
Lando Norris10Non più Blando Norris, ma finalmente Lando il Barbaro. Era a secco da settimane, più affamato di un influencer vegano al BBQ di Silverstone, ma a Monte Carlo ha messo fine al digiuno con una vittoria che ha fatto tremare pure i marmi della Santa Devota.
Charles Leclerc9.5Monaco è casa sua. La conosce curva per curva, semaforo per semaforo, parcheggio per parcheggio. Nelle libere sembrava l’erede legittimo del trono di Monte-Carlo, poi in qualifica arriva qualcuno con un cronometro mal calibrato e lo mette dietro di qualche centesimo. CENTESIMO. Un affronto. 
Isack Hadjar8Non è verde, non è enorme, ma quando preme sull’acceleratore sembra pronto a spaccare tutto come il cugino irascibile dei Marvel Studios. In qualifica piazza un giro che lascia tutti a bocca aperta – e qualche ingegnere Red Bull a digitare nervosamente il numero di Helmut Marko.
Esteban Ocon7Nessuno lo nomina mai, nessuno lo guarda mai, e probabilmente alcuni pensano che sia ancora in Alpine. E invece eccolo lì, Esteban “l’ombra” Ocon, che porta a punti una Haas più disastrosa di un barbecue sotto la pioggia.
Mercedes4Con l’obbligo della doppia sosta, a Brackley devono aver pensato: “Facciamo il contrario di tutto quello che ci dicono, così magari funziona”. Risultato? Tagliano chicane come se fossero in gita scolastica nel Principato, ignorano le regole come se fossero solo “linee guida”, e trasformano un weekend già storto in una parodia da cinepanettone.
FIAfuori classificaCon l’introduzione del doppio pit-stop obbligatorio, a Parigi avranno pensato di aver inventato la ricetta perfetta per il caos, l’epica e lo spettacolo. Sì, come no. Peccato che a fine gara i primi cinque fossero esattamente dove li avevamo lasciati alla partenza.
F1 Monaco | Promossi e Bocciati – Le pagelle di NEWSAUTO ai piloti e team

Pagelle GP Monaco, Lando Norris – Voto: 10 (Bai-Lando a Monte-Carlo)

Non più Blando Norris, ma finalmente Lando il Barbaro. Era a secco da settimane, più affamato di un influencer vegano al BBQ di Silverstone, ma a Monte Carlo ha messo fine al digiuno con una vittoria che ha fatto tremare pure i marmi della Santa Devota. E proprio lì, in Curva 1, ha tirato una staccata così violenta e pulita che il santuario ha smesso di tifare Leclerc e ha cambiato religione. Altro che Monaco maledetta: Lando l’ha consacrata. Una vittoria chirurgica, costruita con pazienza e chiusa con eleganza. E il bello è che, dopo il traguardo, sembrava pure che gli fosse venuto facile. Forse perché, per una volta, non ha cercato di sabotarsi da solo. Bravo. Anzi, finalmente!

Lando Norris, voto 10 solo per aver vinto la gara più importante dell'anno
Lando Norris, voto 10 solo per aver vinto la gara più importante dell’anno

Charles Leclerc – Voto: 9,5 (Il principe senza corona)

Monaco è casa sua. La conosce curva per curva, semaforo per semaforo, parcheggio per parcheggio. Nelle libere sembrava l’erede legittimo del trono di Monte-Carlo, poi in qualifica arriva qualcuno con un cronometro mal calibrato e lo mette dietro di qualche centesimo. CENTESIMO. Un affronto. Alla partenza ci prova con una staccata che definire coraggiosa è come chiamare il tunnel del Monte Bianco una scorciatoia. Ma non basta. Per vincere qui servono stelle, fortuna e forse anche un piccolo sacrificio umano. Lui ci mette tutto, ma il destino, come al solito, gli tira la borraccia in faccia. Ha fatto sognare i tifosi, ha illuso la Ferrari, ha acceso il Principato e anche gli spiriti bollenti del principe Alberto… e poi ha chiuso secondo. Ma con classe, cuore e disperazione. Charles, il re senza corona. Di nuovo.

Charles Leclerc, voto 9,5 dopo un intero weekend al limite
Charles Leclerc, voto 9,5 dopo un intero weekend al limite

Isack Hadjar – Voto: 8 (Il baby Hulk con la testa a posto)

Non è verde, non è enorme, ma quando preme sull’acceleratore sembra pronto a spaccare tutto come il cugino irascibile dei Marvel Studios. In qualifica piazza un giro che lascia tutti a bocca aperta – e qualche ingegnere Red Bull a digitare nervosamente il numero di Helmut Marko. Certo, il risultato finale è anche figlio di una strategia perfetta da parte del team, ma Hadjar ha dimostrato di avere il manico, la calma e quel pizzico di arroganza buona che serve per stare lì davanti. È uno di quelli che sta scalando silenziosamente la montagna, ma quando arriverà in cima, farà rumore. E Monaco potrebbe essere stato solo il primo squillo. Attenti, a Milton Keynes potrebbero cominciare a guardarlo con occhi molto interessati, se non hanno già iniziato a farlo…

Isack Hadjar, voto 8 per la sua grande prestazione tutta di testa
Isack Hadjar, voto 8 per la sua grande prestazione tutta di testa

Pagelle GP Monaco, Esteban Ocon – Voto: 7 (L’uomo invisibile)

Nessuno lo nomina mai, nessuno lo guarda mai, e probabilmente alcuni pensano che sia ancora in Alpine. E invece eccolo lì, Esteban “l’ombra” Ocon, che porta a punti una Haas più disastrosa di un barbecue sotto la pioggia. Mentre metà griglia si affanna, lui fila via silenzioso e punta dritto al risultato, come il tipo al liceo che non parla mai, ma alla fine prende 9 all’interrogazione. Che dire… ogni tanto servono anche gli eroi silenziosi. E lui, oggi, ha sussurrato “punti”.

Pagelle f1 GP Monaco, Esteban Ocon: voto 7, così come la sua posizione finale in gara
Esteban Ocon: voto 7, così come la sua posizione finale in gara

Mercedes – Voto: 4 (Persi nella traduzione… geroglifica)

Con l’obbligo della doppia sosta, a Brackley devono aver pensato: “Facciamo il contrario di tutto quello che ci dicono, così magari funziona”. Risultato? Tagliano chicane come se fossero in gita scolastica nel Principato, ignorano le regole come se fossero solo “linee guida”, e trasformano un weekend già storto in una parodia da cinepanettone. Pare che la FIA gli abbia consegnato il regolamento scritto in sanscrito antico, inciso su una stele ritrovata da Indiana Jones in mezzo al deserto. Solo che, diversamente dall’archeologo col cappello, loro non avevano né un dizionario, né un interprete (e, a quanto pare, non avevano nemmeno studiato bene). E il risultato è stato una gara degna del “museo delle occasioni sprecate”.

Pagelle f1 GP Monaco, alla Mercedes, voto 4 dopo aver buttato nel cestino un altro weekend prezioso
Mercedes, voto 4 dopo aver buttato nel cestino un altro weekend prezioso

FIA – fuori classifica (La regola imperfetta)

Con l’introduzione del doppio pit-stop obbligatorio, a Parigi avranno pensato di aver inventato la ricetta perfetta per il caos, l’epica e lo spettacolo. Sì, come no. Peccato che a fine gara i primi cinque fossero esattamente dove li avevamo lasciati alla partenza. A Monaco, dove superare è già complicato quanto montare un armadio IKEA bendati… no, vabbé quello è difficile da fare anche se si è attenti e concentrati, come non detto! Un colpo di genio che ha avuto lo stesso effetto di un petardo bagnato a Capodanno. Ma non temete: l’anno prossimo si vocifera una nuova idea geniale… magari quattro soste obbligatorie, cambio pilota a metà gara e pit-stop bendati. Per ora, tutto questo è sembrato più la trama di un film demenziale che una gara di Formula 1. E secondo te quale potrebbe essere la soluzione per ravvivare lo spettacolo? Lascialo nei commenti sotto!

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