FORMULA 1

Il Circuito di Silverstone, dove è nata la Formula 1: velocità, storia e spettacolo nel cuore dell’Inghilterra

Silverstone è la culla della Formula 1: qui, nel 1950, si disputò la prima gara della massima espressione dell'automobilismo. Scopriamo tutti i segreti e i punti più iconici del tracciato.

Se c’è un circuito che incarna lo spirito originario della Formula 1, quello è senza dubbio Silverstone. Nato dalle piste di un ex aeroporto militare della RAF, il tracciato britannico è un monumento alla velocità e alla tradizione, incastonato tra le campagne del Northamptonshire. Ogni curva racconta una storia e ogni edizione del GP di Gran Bretagna regala emozioni, in un mix perfetto tra modernità e leggenda.

Il layout del Circuito di Silverstone: un flusso continuo di velocità e precisione

Con i suoi 5,891 km e 18 curve, Silverstone è uno dei circuiti più lunghi e impegnativi del calendario. È anche uno dei più veloci: oltre il 70% del giro si percorre a pieno gas, con medie sul giro superiori ai 240 km/h nelle configurazioni più spinte. Non è solo una pista, ma una sequenza coreografica di curve da brivido, dove l’equilibrio tra carico aerodinamico, stabilità ad alta velocità e precisione nei cambi di direzione è fondamentale.

Il layout attuale, aggiornato nel 2010 con l’introduzione del complesso Arena, conserva tratti iconici come Copse, Maggotts-Becketts-Chapel e Stowe – passaggi in cui il coraggio del pilota e la bontà del telaio fanno la differenza. Al contrario dei circuiti più “stop & go”, Silverstone è una pista da alto carico, dove la continuità di passo e la pulizia di guida premiano più del singolo attacco.

Layout Silverstone GP Gran Bretagna F1 2025
Layout Circuito Silverstone

Affrontare Silverstone significa mettere alla prova l’intero pacchetto tecnico. L’asfalto, tra i più abrasivi del Mondiale, impone un’attenzione particolare alla gestione del degrado dei pneumatici, soprattutto in caso di alte temperature e vento variabile – due elementi comuni nel clima britannico. Le curve ad alta velocità sollecitano fortemente le spalle delle gomme anteriori, mentre i rapidi cambi di direzione stressano sospensioni e telaio.

STAGIONEORDINE D’ARRIVO
20241) Lewis Hamilton – Mercedes
2) Max Verstappen – Red Bull-Honda RBPT
3) Lando Norris – McLaren-Mercedes
20231) Max Verstappen (Paesi Bassi) Red Bull-Honda RBPT
2) Lando Norris (Regno Unito) McLaren-Mercedes
3) Lewis Hamilton (Regno Unito) Mercedes
20221) Carlos Sainz Jr. (Spagna) Ferrari
2) Sergio Pérez (Messico) Red Bull-RBPT
3) Lewis Hamilton (Regno Unito) Mercedes
20211) Lewis Hamilton (Regno Unito) Mercedes
2) Charles Leclerc (Monaco) Ferrari
3) Valtteri Bottas (Finlandia) Mercedes
GP F1 i podi di Silverstone

Dal punto di vista dell’assetto, le monoposto devono essere configurate per generare massimo carico senza sacrificare troppo la velocità nei rettilinei. La stabilità in inserimento e il bilanciamento aerodinamico tra avantreno e retrotreno sono fondamentali, soprattutto nella sequenza Maggotts-Becketts, dove un solo errore compromette l’intero settore.

CARATTERISTICADESCRIZIONENOTE
CircuitoSilverstoneUno dei tracciati più iconici e longevi della Formula 1; nato da un ex aeroporto RAF
LocalitàNorthamptonshire, Regno UnitoSituato tra le contee di Northamptonshire e Buckinghamshire
Giri di gara52Distanza totale di gara leggermente superiore a 306 km
Lunghezza del tracciato5,891 kmUno dei circuiti più lunghi della stagione
Distanza totale di gara306,198 kmStandard FIA per la distanza di gara
Record sul giro1:27.097 – Max Verstappen (Red Bull, 2020)
Pole position 2024Charles Leclerc (Ferrari) – 1:25.604
Vincitore gara 2024Max Verstappen (Red Bull)
Zone DRS2Tra Curva 5 e Curva 6 (Hangar Straight), e sul rettilineo principale
Curva iconicaCopseDa affrontare quasi in pieno, anche in qualifica con gomme morbide
Caratteristiche principaliCurve ad alta velocità, grande carico, cambi di direzione rapidiCircuito da massimo impegno fisico e tecnico per i piloti
Tempo medio pit stopOltre 20 secondiUna delle pit lane più lunghe del campionato, penalizzante per chi effettua più soste
Prima edizione1950 – Primo GP nella storia della Formula 1 modernaVinto da Nino Farina su Alfa Romeo; presente nel calendario ininterrottamente dal 1987
CapacitàOltre 150.000 spettatori nel weekendIl pubblico britannico è tra i più calorosi e numerosi della stagione

Edizioni memorabili (recenti) del GP di Gran Bretagna

2008 – La pioggia e il capolavoro di Hamilton
Con condizioni al limite e una pista completamente allagata, Lewis Hamilton vinse con oltre un minuto di vantaggio sul secondo, dando prova di un controllo sul bagnato degno dei grandi del passato.

2020 – Il trionfo su tre ruote
Sempre Hamilton, ma in versione eroica: l’anteriore sinistra esplode all’ultimo giro, ma il pilota inglese riesce comunque a tagliare il traguardo in testa, regalando un’immagine destinata alla storia.

2021 – Il contatto Hamilton-Verstappen
Una delle collisioni più discusse degli ultimi anni: alla Copse, al primo giro, Hamilton e Verstappen si toccano in piena velocità. L’olandese finisce a muro a oltre 250 km/h. Il britannico riceve una penalità, ma vince comunque la gara, accendendo la miccia della rivalità mondiale.

2024 – La pole a sorpresa e la rimonta Red Bull
In qualifica Charles Leclerc strappa una pole inaspettata sul bagnato, ma in gara Verstappen recupera dopo una partenza difficile e porta a casa una vittoria tattica, sfruttando alla perfezione una safety car a metà gara.

Storia, vittorie e statistiche

Delle 75 edizioni precedenti, 29 sono state vinte dal poleman e 20 dal pilota partito dalla seconda posizione. L’unica eccezione a questa statistica è stata la vittoria di Carlos Reutemann nel 1978 con la Ferrari, partito dall’ottava casella. In quella gara, la sua Ferrari 312T3 fu impeccabile, inclusi i dischi freno forniti da Brembo, partner della Scuderia Ferrari dal 1975.

Con 15 successi, la Ferrari è il team più vincente a Silverstone davanti alla McLaren con 12 e alla Mercedes con 9. Eppure gli ultimi 6 GP Gran Bretagna conquistati dalla scuderia del Cavallino hanno fatto registrare 6 vincitori differenti: nel 2022 trionfò Carlos Sainz, nel 2018 Sebastian Vettel, nel 2011 Fernando Alonso, nel 2007 Kimi Raikkonen, nel 2004 Michael Schumacher e nel 2003 Rubens Barrichello.
Dovesse riuscirci Lewis Hamilton o Charles Leclerc avremmo quindi un settebello.

35 anni fa

Il GP Gran Bretagna 1990 alimentò la grande illusione dei tifosi ferraristi. Al volante della F1-90 Nigel Mansell realizzò la pole e restò al comando fino al 42° giro quando venne scavalcato da Alain Prost che contravvenne agli ordini di scuderia. L’1-2 Ferrari svanì a 9 giri dalla fine per il ritiro del leone inglese. Prost riuscì a vincere e scavalcò in testa alla classifica Ayrton Senna.
Un miraggio perché già dal GP seguente il brasiliano riprese la leadership e infine conquistò il Mondiale.
Sia le Ferrari che le McLaren impiegavano le pinze monoblocco Brembo, una soluzione all’avanguardia rispetto alla tecnologia della concorrenza.

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