F1, tutto sul circuito di Suzuka dove si corre il GP del Giappone
Il circuito di Suzuka, dove si corre il GP del Giappone di Formula 1 dal 1976. Scopriamo le caratteristiche della pista e la sua storia.

Il Suzuka International Racing Course, sede del GP del Giappone, è lungo 5,807 km e conta 18 curve. Il circuito è uno dei pochi al mondo con un layout a forma di “8”, caratteristica unica che aggiunge un ulteriore livello di difficoltà per i piloti. Suzuka è noto per essere una pista tecnica e impegnativa, con curve iconiche come le “S” iniziali, la Degner Curve e la 130R, una delle curve più veloci del calendario.
Circuito di Suzuka della F1 in Giappone
Uno degli elementi distintivi del circuito è il tratto iniziale, composto da una serie di curve veloci in successione che mettono alla prova il carico aerodinamico e la precisione di guida. Un altro punto chiave è la Spoon Curve, che precede il lungo rettilineo che porta alla velocissima 130R, una curva che richiede massimo impegno e grande stabilità. Il settore finale include la chicane Casio Triangle, spesso teatro di duelli e sorpassi decisivi.

GIAPPONE: informazioni sul circuito di Suzuka dove si corre il Grand Prix di Formula 1
- Circuito: Suzuka International Racing Course
- Località: Suzuka, Giappone
- Giri di gara: 53
- Lunghezza del circuito: 5,807 km
- Distanza percorsa in gara: 307,471 km
- Record del circuito: 1:30.983 – Lewis Hamilton (Mercedes, 2019)
- Pole position 2019: 1:27.064, Sebastian Vettel (Ferrari)
- Pole position 2025: (in aggiornamento…)
- Vincitore gara 2024: Max Verstappen (Red Bull)
- Vincitore gara 2025: (in aggiornamento…)

La storia della F1 a Suzuka
Il GP del Giappone è stato introdotto nel calendario di Formula 1 nel 1976, ma Suzuka è diventato sede fissa dal 1987. Da allora, il tracciato ha visto alcuni dei momenti più iconici della storia della F1, spesso decidendo l’esito del campionato mondiale.
Uno degli episodi più celebri è stato il duello tra Ayrton Senna e Alain Prost nel 1989, con un controverso incidente alla chicane Casio Triangle che assegnò il titolo al francese. L’anno successivo, Senna si prese la rivincita, spingendo Prost fuori alla prima curva e conquistando il titolo mondiale.

Un altro momento memorabile è stata la vittoria di Michael Schumacher nel 2000, che gli consegnò il suo primo titolo con la Ferrari dopo una gara perfetta. Suzuka ha spesso giocato un ruolo cruciale nella lotta al campionato, con vittorie decisive anche per piloti come Sebastian Vettel e Lewis Hamilton.
Le gare più iconiche del Grand Prix del Giappone
Suzuka ha regalato alcune delle gare più spettacolari della storia della F1. Nel 1989, il titolo mondiale si decise in modo drammatico con il contatto tra Ayrton Senna e Alain Prost alla chicane Casio Triangle, che favorì il pilota francese. L’anno successivo, Senna si prese la sua rivincita, colpendo Prost alla prima curva e mettendo fine alla lotta per il campionato in pochi secondi.
Nel 2000, Michael Schumacher riportò la Ferrari al titolo mondiale dopo 21 anni, vincendo una gara serrata contro Mika Häkkinen. La tensione era alle stelle, e la vittoria segnò l’inizio dell’era d’oro della Ferrari nei primi anni 2000.

Nel 2005, Suzuka fu teatro di una delle più grandi rimonte nella storia della F1. Kimi Räikkönen, partito 17° in griglia, si lanciò in una straordinaria rimonta culminata con un sorpasso spettacolare su Giancarlo Fisichella all’ultimo giro. Una prestazione che è ancora oggi considerata una delle migliori della sua carriera.
Purtroppo, Suzuka è stata anche il luogo di uno degli incidenti più tragici della F1. Nel 2014, durante una gara segnata dalla pioggia, Jules Bianchi perse il controllo della sua vettura e si schiantò contro una gru in pista. L’incidente portò a un’importante revisione della sicurezza in Formula 1, con l’introduzione della Virtual Safety Car per ridurre i rischi in condizioni pericolose.

Nel 2022, la pioggia ancora una volta influenzò la gara, e Max Verstappen vinse con una prestazione dominante, conquistando il suo secondo titolo mondiale. Il finale fu caotico, con Charles Leclerc penalizzato all’ultimo momento, confermando così il trionfo del pilota olandese.
Un circuito impegnativo e tecnico quello di Suzuka
Suzuka è considerato uno dei circuiti più difficili del calendario, una vera prova di abilità per i piloti. La combinazione di curve veloci e sezioni tecniche richiede un bilanciamento perfetto tra aerodinamica e grip meccanico. Il meteo spesso variabile aggiunge un ulteriore livello di complessità, rendendo ogni edizione del GP del Giappone imprevedibile ed emozionante.
Il circuito di Suzuka da Maps di Google